L’ultimo sondaggio politico di Euromedia Research vede il centrodestra complessivamente oltre il 45%: Meloni è proiettata verso Palazzo Chigi ma le serviranno i voti di Berlusconi, mentre Italexit di Paragone entrerebbe in Parlamento.
Chi vincerà le prossime elezioni in Italia in programma, salvo crisi di governo, nella primavera del 2023? Una domanda questa a cui ha provato a dare una risposta un sondaggio politico realizzato, tra il 30 e il 31 marzo, dall’istituto Euromedia Research.
Come si può vedere, il sondaggio sembrerebbe premiare ancora il centrodestra che con il 45%, stando all’attuale legge elettorale, riuscirebbe a ottenere una maggioranza parlamentare sia alla Camera sia al Senato.
Più staccata la triplice alleanza Partito democratico-Movimento 5 stelle-sinistra, con questa coalizione giallorossa che però potrebbe diminuire il gap con il centrodestra in caso di una intesa anche con i Verdi.
Non avrebbe problemi stando al sondaggio il tandem Azione-Più Europa a superare la soglia di sbarramento del 3%, con anche Italexit di Gianluigi Paragone che sarebbe oltre la fatidica asticella.
Resterebbe fuori dal Parlamento invece Italia viva, con Matteo Renzi che potrebbe avere bisogno di stringere alleanze con altre forze centriste per poter eleggere propri deputati e senatori nella prossima legislatura.
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Sondaggi politici: Meloni non può rompere con Berlusconi
Se per il sondaggio di Euromedia Research il centrodestra sembrerebbe avere ottime possibilità di vincere le prossime elezioni politiche, nella coalizione il clima che si respira da tempo non è dei migliori.
Con Fratelli d’Italia che si confermerebbe sempre non solo prima forza del centrodestra, ma anche del Paese nonostante l’avvicinamento del Partito democratico, se così stessero le cose Giorgia Meloni avrebbe la strada spianata verso Palazzo Chigi.
Una sorta di beffa per Matteo Salvini, ma anche per Silvio Berlusconi che più di una volta ha indicato nel leader della Lega il suo erede alla guida della coalizione. Un concetto questo ribadito di recente anche al suo matrimonio simbolico con la deputata azzurra Marta Fascina.
Guardando il sondaggio però emerge come, senza l’8% che sarebbe garantito da Forza Italia, il blocco sovranista non riuscirebbe a superare la soglia del 40% che dovrebbe garantire una vittoria elettorale.
Ecco perché nonostante i palesi dissidi interni e il dualismo tra Meloni e Salvini, i tre leader si stanno sforzando di andare avanti uniti con il primo obiettivo che è quello di fare bene alle elezioni amministrative di giugno.
Se la legge elettorale non dovesse cambiare, appare difficile una riforma visto il poco tempo a disposizione, il centrodestra obtorto collo potrebbe presentarsi unito alle elezioni: visto l’ostracismo anche da parte dei propri alleati, non sarà comunque semplice per Giorgia Meloni diventare il prossimo presidente del Consiglio.
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