La sconfitta alle regionali del M5S, si riflette in parte anche nei sondaggi elettorali. Renzi in calo, avanza Azione.
Gli ultimi sondaggi politici elettorali Lab2101, sono stati realizzati tra il 23 e il 29 settembre 2020 dal suo direttore generale Roberto Baldassari per Affaritaliani.it. Il campione intervistato sulle intenzioni di voto alle forze politiche è rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, ampiezza centri, professione e livello di istruzione. Mille le interviste (telefono e via web) ritenute valide.
Sondaggi per Elezioni Politiche: stime e variazioni
A distanza di quasi un mese dall’ultima rilevazione di Lab2101 risalente al primo settembre 2020, la Lega mantiene il primato, e anzi, fa registrare un aumento di consensi di quattro decimi di punto che lo porta al 26,4%. Il Partito Democratico resta in scia e guadagnando lo 0,3%, sale al 23,3%.
In rialzo le quotazioni di Fratelli d’Italia di tre decimi di punto, che lo portano ad attestarsi al 15,6%. Ma la novità degna di nota, è il sorpasso effettuato ai danni del Movimento 5 Stelle che, dal canto suo, perde sette decimali e crolla al 14,9%.
Forza Italia con il 6,2% subisce un calo di due decimali. Non c’è stato il sorpasso, bensì un grande recupero da parte di Azione nei confronti di Italia Viva. Il partito di Carlo Calenda è stimato al 3,0%, in rialzo dello 0,4%, e avvicina di molto quello di Matteo Renzi che, perde lo 0,3% e scende al 3,1%.
Liberi e Uguali guadagna due decimi di punto che lo portano al 2,7%. Brutto passo indietro per Europa Verde e +Europa: le due forze politiche cedono lo 0,3%, portandosi rispettivamente all’1,7% e all’1,4%.
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La sconfitta alle regionali si riflette sulle intenzioni di voto nazionali per il M5S. La sua debacle, sia per i voti di lista ottenuti che per quelli ai candidati, la ritroviamo nel sondaggio politico Lab2101, dove risulta essere il partito che ha perso più di tutti. Il sorpasso subito a favore di Fratelli d’Italia riflette anche il parziale successo regionale di Giorgia Meloni, ma è pur vero, che non è da escludere un voto utile effettuato da parte degli elettori grillini, al fine di favorire i candidati di centrosinistra, alleati di governo, per evitare la vittoria di quelli di centrodestra.
I partiti di Matteo Salvini e Nicola Zingaretti guadagnano qualcosa nei sondaggi, la loro performance alle elezioni regionali non è stata nè una vittoria nè una sconfitta.
D’altro canto, se il leader della Lega può cantare vittoria per aver strappato un’altra regione all’avversario politico (le Marche), è anche vero che lo ha fatto con un candidato dell’alleata Meloni e che al Sud non ha sfondato come auspicava.
Non può esultare nemmeno il segretario del PD, ha perso un’altra regione in questa tornata elettorale, ma ha anche tirato un sospiro di sollievo con le nette vittorie in Toscana e in Puglia, che alla vigilia sembravano in bilico.
In ogni caso, parliamo sempre di sondaggi elettorali, spesso diversi nei numeri a seconda degli istituti, e talvolta smentiti anche dai risultati del voto.
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