Soylent: un nome che fa ribrezzo e accende interesse allo stesso tempo. Finiremo tutti per alimentarci con beveroni senza sapore?
Soylent Green è stato un film di fantascienza del 1973 uscito in Italia con il titolo 2022: i sopravvissuti.
Nel film l’umanità, giunta ai limiti massimi di sfuttamento del pianeta e in forte crisi di sovrapopolazione, attiva a cibarsi di esseri umani sottoforma di un disgustoso beverone: il Soylent Green.
A distanza di anni e ormai sulla soglia della fatidica data del 2022 una crisi del genere sembra scongiurata entro una scadenza così breve ma tuttavia il Soylent torna a fare parlare di sè come prodotto commerciale.
Si tratta, neanche a dirlo, di un beverone inventato e prodotto con metodi ancora piuttosto artigianali da un giovane ingegnere informatico americano.
La sua idea, per quanto abbia un nome dal riferimento disgustoso, è quella di creare un alimento standard che contenga tutti i nutrienti necessari alla vita umana in modo che l’alimentazione sia completa, equilibrata e controllata. Il Soylent ha anche l’obiettivo di essere relativamente economico con l’idea di risolvere il problema della fame nel mondo.
Grazie a queste caratteristiche la start up legata al Soylent ha ottenuto finanziamenti in crowdfunding per oltre 800.000 dollari e cercherà presto di lanciarsi sul mercato in modo massiccio approfittando dell’esercito di fan dell’idea che non aspettano altro che potersi nutrire di questa sorta di fango nutriente.
Un documentario in inglese sul Soylent e la start up che lo gestisce chiarisce meglio gli aspetti di questa idea. La conclusione è banale: dopo aver provato il Soylent si torna al cibo vero con grande sollievo e soddisfazione.
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