Sterlina ai minimi di 2 mesi, pesa il timore per un secondo lockdown

Flavia Provenzani

23/09/2020

Sterlina appesantita dalle news tocca i minimi di due mesi. Pesa la paura per un secondo lockdown nel Regno Unito.

Sterlina ai minimi di 2 mesi, pesa il timore per un secondo lockdown

Aumenta la pressione ribassista per la sterlina inglese: la discesa porta la valuta a toccare i minimi degli ultimi due mesi contro il dollaro. Gli investitori hanno iniziato a vendere spinti dai timori di un nuovo lockdown nel Regno Unito, ben coscienti degli effetti di una decisione in tal senso sull’economia anglosassone.

La sterlina ha recentemente toccato quota 1,2680 contro il dollaro sulla scia delle parole di Dominic Raab, Segretario agli Esteri, che hanno lasciato spazio per un possibile secondo blocco delle attività nel Paese a causa del coronavirus. Subito è stato inaugurato un rally sui titoli di Stato inglesi, per un aumento del rendimento di circa 2 bp.

Sterlina sotto pressione, pesa la minaccia lockdown

Intanto nella giornata di martedì il primo ministro Boris Johnson ha introdotto nel paese una nuova serie di disposizioni al fine di limitare la crescita di nuovi casi di coronavirus: queste prevedono la chiusura di pub e ristorante entro le ore 22:00 e un caloroso ulteriore invito a preferire lo smart working.

Tale contesto mina la fiducia nei confronti dell’economia inglese, fattore che si ripercuote sulle quotazioni della sterlina, svantaggiata ulteriormente dall’accresciuta forza del dollaro.

Le nuove restrizioni nel Regno Unito impediscono il proseguimento della spinta del governo atta a potenziare la crescita economica del Paese. Il primo lockdown nazionale di marzo ha causato la recessione peggiore dell’ultimo secolo per l’economia anglosassone. Tuttavia, il vertiginoso aumento del numero di nuovi contagi in seguito alle vacanze estive sta rendendo il ritorno della chiusura del Paese sempre più concreto.

Outlook nero per l’economia inglese

Le nuove restrizioni annunciate da Johnson - affiancate dalla fine di alcuni stimoli fiscali a livello domestico e ai rischi di un’uscita caotica dall’Unione Europea - renderanno impossibile osservare una crescita economica né nel quarto trimestre 2020 né nei primi tre mesi del prossimo anno, secondo Bank of America Global Research.

E se il governo dovesse optare per chiudere il settore dell’ospitalità inglese per le prossime due settimane, il PIL potrebbe subire un ribasso di almeno il 2%, secondo JPMorgan Chase & Co.

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