Il controverso Boris Johnson, a favore della Brexit, rinuncia alla corsa per la carica di Primo Ministro. Sterlina impazzita.
Sterlina sulle montagne russe - Forte rialzo per la valuta britannica, poi subito azzerato, all’annuncio di Boris Johnson e alla rinuncia alla corsa per diventare il prossimo primo ministro del Regno Unito.
La sterlina sale a tutta velocità contro il dollaro per poi scendere bruscamente: a scatenare l’ennesima ondata di volatilità è l’annuncio di Boris Johnson, noto sostenitore della Brexit ed ex sindaco di Londra, in cui rivela inaspettatamente di non voler diventare il prossimo leader del partito conservatore.
La sterlina, che scambiava a $1.3435 prima dell’intervento di Johnson, è salita velocemente dello 0.42% a $1.3492 dopo che che l’ex sindaco di Londra ha rivelato di non voler essere il successore di David Cameron come Primo Ministro e leader del partito conservatore.
Poco dopo l’annuncio la sterlina ha però ceduto terreno in discesa a $1.3433 nel tentativo del mercato di valutare le implicazioni della notizia.
La valuta inglese a freddo potrebbe valutare positivamente la notizia: l’assenza del controverso Boris Johnson come primo ministro può assicurare maggiore stabilità ma il peso dell’incertezza politica nel Regno Unito è ancora molto alto.
Anche Theresa May, ora la candidata favorita al numero 10 di Downing Street, sembra non godere del favore del mercato.
Il rally a seguito delle parole di Boris Johnson rispecchia una giornata molto nervosa sui mercati, in attesa delle parole di Mark Carney, governatore della Bank of England, in programma nel pomeriggio alle 17:00 (ora italiana).
Boris Johnson ha anticipato che sosterrà il prossimo leader Tory ma si è auto-escluso dal partecipare alla corsa per diventare primo ministro.
«Devo dirvi, amici miei, voi che avete aspettato con fiducia per le battute finali di questo discorso, che dopo aver consultato i miei colleghi e in considerazione delle circostanze in parlamento ho concluso che la persona (che potrà diventare il prossimo primo ministro) non posso essere io»,
ha dichiarato.
Il suo abbandono lascia la ministra Theresa May come la favorita alla corsa.
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