Suolo pubblico gratuito per ber e ristoranti che dovranno dimezzare i coperti al’interno del locale, nel rispetto della distanza di sicurezza tra i tavoli. Le misure allo studio per la ripartenza a giugno.
Il settore della ristorazione è tra quelli più danneggiati dall’emergenza coronavirus. In diversi Comuni italiani si sta facendo strada la proposta di affidare in concessione gratuita porzioni di suolo pubblico dove posizionare i tavoli durante la stagione estiva. In questo modo si otterrebbero due effetti: aumentare i posti a sedere e assicurare la distanza di sicurezza di almeno 2 metri dagli altri tavoli.
Infatti il rispetto delle misure di prevenzione costringe molte attività - già duramente colpite - a ridurre in maniera drastica il numero dei coperti e, di conseguenza, le prospettive di guadagno.
Se, invece, si potesse sfruttare, ove possibile, il suolo pubblico all’esterno del locale il problema potrebbe essere arginato, almeno in parte.
Bar e ristoranti saranno tra le ultime attività a riaprire i battenti. Secondo il calendario del DPCM 26 aprile 2020 il 1° giugno (insieme a parrucchieri, barbieri, centri estetici e SPA). Per Confcommercio i danni saranno irreparabili.
Suolo pubblico gratis per la ristorazione: così aumentano i posti a sedere
Conciliare l’attività di bar e ristoranti con le misure di prevenzione del coronavirus, soprattutto con le regole di distanziamento sociale, non è affatto semplice. La distanza di sicurezza deve essere mantenuta e assicurata sia tra i clienti che tra gli stessi camerieri e l’attenzione all’igiene e alla sanificazione deve essere massima, ancor più del normale.
La ripartenza sarà graduale dal 1° giugno 2020, e al momento sono in fase di sperimentazione diverse ipotesi per far partire l’attività in totale sicurezza. Tra queste, quella di concedere porzioni di suolo pubblico gratis dove bar e ristoranti possano mettere i tavoli, così da ampliare i posti a sedere. Ciò perché al fine di garantire la distanza di almeno 2 metri tra un tavolo e l’altro i coperti all’interno saranno drasticamente ridotti. Detto in poche righe: ci saranno meno clienti.
Il suolo pubblico gratis è una proposta partita in diversi Comuni, soprattutto in Toscana e in Puglia, Regioni che vivono in gran parte di turismo.
L’obbligo di distanziamento tra i posti a sedere si stima che causerà il dimezzamento dei tavoli e quindi del volume d’affari dei ristoratori; sfruttare gli spazi esterni sarebbe l’unico modo per mitigare il tracollo.
Plexiglass sì o no?
Tra le misure allo studio, oltre al suolo pubblico gratis, c’è anche l’installazione di superfici in plexiglass da montare sui tavoli, idea che sta dividendo il mondo della ristorazione.
Lo chef stellato Carlo Cracco, in un’intervista ad Un giorno da Pecora (famoso talk show radiofonico) ha commentato “Il plexiglass nel ristorante? No, piuttosto chiudo…” mentre sarebbe favorevole alla riduzione dei posti a sedere. E come lui la pensano in molti.
Altri ristoratori, invece, sono in fase di sperimentazione, e sarebbero disposti ad utilizzare i divisori in plexiglass se questi fossero l’unico modo per riprendere l’attività.
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