Occhio ai prezzi nei supermercati. Nel 2022 i prodotti di prima necessità (e non solo) sono in aumento. Ecco quali sono i prodotti in aumento.
Brutte notizie, ancora. I prezzi dei prodotti nei supermercati (e non solo) continuano a crescere, pesando sempre di più sulle tasche dei cittadini italiani. Ci sono dei prodotti il cui costo sta aumentato più di altri e i motivi sono diversi: dall’aumento del costo dei carburanti, e quindi de trasporti, alla crisi ecologica e della manodopera.
L’inflazione colpisce con forza questo primo trimestre del 2022, come conseguenza delle azioni e crisi precedenti che perdurano tutt’oggi. A poco serve quindi l’aumento degli stipendi dei dipendenti, se in contemporanea aumenta il costo della vita e diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie e dei singoli
Nei supermercati c’è bisogno di fare sempre più attenzione al costo dei prodotti. Quindi occhio ai prezzi. Scopriamo quali sono i prodotti con il maggior aumento.
Quali prodotti costano di più: occhio alla carrello
Da tempo stiamo trattando l’argomento del caro bollette e dell’aumento del costo del cibo e di altri prodotti, in particolare di beni di prima necessità o che non possono mancare sulle tavole di tutti gli italiani, come la pasta. La crisi energetica che ha investito l’Europa da una parte e i danni causati dal caldo record e dal cambiamento climatico dall’altra, sono le due cause dell’aumento del prezzo. Un aumento costante e che inficia il potere d’acquisto degli italiani.
In una classifica dei prodotti il cui costo è in aumento, le prime 11 posizioni non sono legate ai prodotti alimentari. Dalla 12esima posizione sono tutti beni di consumo quotidiano. Ecco la classifica relativi agli aumenti nel 2022:
- Oli alimentari (diversi da olio di oliva) in aumento +19,9%;
- Vegetali freschi (diversi da patate) in aumento +13,5%;
- Burro in aumento +10,8%;
- Pasta fresca e secca in aumento +10%;
- Frutti di mare freschi o refrigeranti in aumento +8,4%;
- Farina in aumento +6,7%;
- Frutta fresca o refrigerata in aumento +5,5%;
- Pesce fresco o refrigerato in aumento +5,1%;
- Margarina e altri grassi vegetali in aumento +4,9%;
- Succhi di frutta e verdura in aumento +4,8%;
- Vegetali surgelati (diversi da patate) in aumento +4,3%;
- Carne ovina e caprina in aumento +4,2%;
- Gelati in aumento +4%;
- Olio di oliva in aumento +3,9%;
- Latte conservato in aumento +3,7%;
- Pane in aumento +3,6%;
- Altri preparati a base carne in aumento +3,6%;
- Zucchero in aumento +3,6%;
- Altri carni (coniglio ed equino) in aumento +3,4%;
- Pollame in aumento +3,2%;
- Patate in aumento +3,2%;
- Acqua in aumento +3%;
- Riso in aumento +2,9%.
I motivi dell’aumento dei prezzi dei prodotti nei supermercati
Gli effetti sui prezzi nei supermercati sono dovuti a una serie di crisi che stanno coinvolgendo l’Europa e il mondo nel corso di questi ultimi mesi. Crisi dei prezzi del carburante, crisi ecologica ed energetica non sono sullo sfondo, ma protagonisti di questa crisi dei consumi.
La classifica dei prodotti non alimentari il cui costo è in aumento è composta in questo modo e riflette le crisi sopra descritte:
- Gas naturale e gas di città, aumento +62,5%
- Energia elettrica, aumento +62,1%;
- Altri carburanti (gol, metano, ricarica elettrica), aumento +41,1%;
- Gasolio per riscaldamento, aumento +21%;
- Gasolio per mezzi di trasporto, aumento +20,2%;
- Benzina, aumento +18,9%;
- Apparecchi per telefonia, aumento +17,2%;
- Apparecchi per riscaldamento, condizionatori d’aria, aumento +16,2%;
- Lezioni di guida, esami, patenti, aumento +16,1%;
- Pacchetti vacanza, aumento +16%;
- Alberghi, motel, pensioni, aumento +11,6%.
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