I mercati apprezzano l’offerta KKR per l’azienda guidata dall’AD Gubitosi. Nel mentre, la valutazione del Governo, e i positivi rapporti già esistenti tra TIM e il fondo.
Apertura in netta crescita per TIM a Piazza Affari: il mercato sembra decisamente apprezzare l’offerta del fondo americano KKR che, nelle ore scorse, ha fatto recapitare all’azienda di corso d’Italia una OPA amichevole a 0,505 € per azione. Il fondo con sede a New York appare dunque intenzionato a spendere fino a 11 miliardi per l’acquisizione del controllo dell’azienda, riconoscendo così alle azioni un valore superiore a quello nominale delle ultime settimane.
L’eventuale operazione di acquisizione da parte del fondo americano dovrà sottostare al vaglio governativo. Non più tardi di ieri sera, il Ministero dell’Economia ha diffuso una nota in cui si specifica che il Governo ha preso atto dell’interesse su TIM, valutando “attentamente i progetti sulla rete” e costituendo un gruppo di lavoro comprendente gli esponenti di Governo titolari delle competenze coinvolte, oltre che esperti di natura tecnica sulle materie in questione.
TIM, il fondo KKR e il “golden power” dello Stato
Attualmente, la composizione azionaria di TIM vede come principale azionista del gruppo la francese Vivendi, con il 23,75% delle azioni e il secondo azionista di riferimento è Cassa Depositi e Prestiti, per mezzo della quale all’interno del CDA TIM guidato dall’AD Luigi Gubitosi lo Stato è di fatto rappresentato.
Il fatto che un investitore importante come KKR si faccia avanti con l’obiettivo di entrare nell’assetto azionario di TIM è in realtà, come specificato dalla nota stessa del Ministero dell’Economia, visto di buon occhio dal governo che proprio nella nota specifica come "l’interesse di questi investitori a fare investimenti in importanti aziende italiane è una notizia positiva per il Paese”. Obiettivo del governo sarà quello di assicurare che l’eventuale ingresso di KKR e gli obiettivi che questo vuole perseguire siano in linea con gli obiettivi prefigurati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, assicurando così gli investimenti necessari nello sviluppo dell’infrastruttura del Paese, tutelando inoltre i livelli di occupazione.
Proprio a tal proposito, si è recentemente speso l’amministratore delegato Luigi Gubitosi, che ha più volte sottolineato la necessità di completare, il prima possibile e con il miglior livello di efficacia possibile, il piano di diffusione della connessione a banda ultralarga in tutto il Paese.
TIM, dopo l’offerta KKR il titolo vola in Borsa, fino a +27%
E mentre a livello istituzionale si lavora per comprendere meglio l’offerta del fondo statunitense e poterla valutare con la più ampia visibilità possibile, i mercati dimostrano di apprezzare molto l’opportunità che sembra profilarsi all’orizzonte per TIM.
Il titolo TIM corre infatti in Borsa, con un rialzo del 27% rispetto ai valori di chiusura di venerdì e con il titolo che si attesta, a mezzogiorno, ad un valore pari a 0,44€, di fatto riportandosi più vicina proprio alla valutazione fatta, per singola azione, dallo stesso fondo americano.
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