Tampone coronavirus: per farlo basta avere soldi e il medico giusto?

Anna Maria Ciardullo

23/03/2020

Il tampone per fare il test del coronavirus si può acquistare privatamente, basta pagare. Anche in Italia monta la polemica.

Tampone coronavirus: per farlo basta avere soldi e il medico giusto?

Effettuare il test per scoprire se si è affetti o meno dal coronavirus non è una cosa semplice, a meno che non si abbia denaro, fama e il medico giusto.

Tante le polemiche su quanto sia etico o meno, che per alcun sia più semplice di altri scoprire la propria positività al virus attraverso un tampone. Come è avvenuto, ad esempio, per molte celebrità.

Tra queste anche il calciatore della Juventus, Paulo Dybala, il terzo della squadra a essere stato trovato positivo alla COVID-19, attualmente asintomatico.

Eppure, la priorità, secondo gli esperti, andrebbe data ai test per le persone che hanno i sintomi della malattia e sono ricoverate in ospedale; che hanno il sistema immunitario compromesso o altri fattori che li mettono ad alto rischio; o che recentemente hanno viaggiato in aree più colpite e hanno avuto uno stretto contatto con qualcuno che ha il virus.

Tamponi: privilegio per ricchi e famosi? “Diteci dove si comprano”

In merito, si è espressa aspramente la giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha puntato il focus sul perché in Lombardia non stiano facendo tamponi a pazienti con sintomi, anche gravi, mentre “esista una corsia preferenziale per i vip, che siano calciatori, giornalisti, conduttori e figli di manager”. E sul suo profilo Facebook ha rincarato la dose:

“la salute non dovrebbe privilegiare nessuno e che questo accada mentre centinaia di persone chiamano disperate chiedendo tamponi per persone che stanno male, mi fa incazzare a livelli inauditi. Esiste un modo per fare i tamponi privatamente e a pagamento? Bene, diteci dove comprare i kit o il servizio.”

Negli USA tamponi disponibili per chi paga

Questo, è anche quello che sta accadendo negli Stati Uniti. È il Los Angeles Times a riportare alcuni episodi che dimostrano come, anche oltreoceano, le cose non siano tanto diverse.

Un pediatra di Santa Monica, ad esempio, avrebbe proposto test per un valore di 250 dollari, acquistabili dai genitori dei suoi pazienti anche se non mostravano sintomi o non avevano altri motivi per temere di essere infettati. Ovviamente, come costo extra assicurazione.

Sono moltissimi gli esempi come questo, con protagonisti medici privati che stanno offrendo test ai loro pazienti a un prezzo anche molto più elevato. È difficile sapere quanto sia diffusa la pratica, ma ha suscitato in USA la stessa indignazione, perché le celebrità e gli atleti professionisti senza sintomi sono stati sottoposti ai test, mentre molti altri attendono invano. Un mercato che sottolinea amaramente le disuguaglianze del sistema sanitario.

Tamponi per il coronavirus: quanto sono attendibili?

Alcuni medici, tra l’altro, sono scettici sul fatto che tutti i test offerti siano efficaci e criticano i medici che fanno pagare ricche parcelle ai clienti più abbienti per ottenerli. La Food and Drug Administration, inoltre, ha dichiarato pubblicamente di non aver autorizzato alcun test a domicilio per la COVID-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus.

“Penso che sia orribile”, ha detto il Dottor Stanley Perlman, uno specialista di malattie infettive pediatriche dell’Università dell’Iowa che studia i coronavirus e i loro trattamenti.

“Non è accettabile che le persone che hanno più soldi possano fare il test per qualcosa di cui tutti si preoccupano. Fa sembrare che le persone ricche possano prendere una pausa dal problema e non è affatto così. Ciò non può portare a nulla di buono.”

Andrew Pekosz, biologo della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, ha detto che nelle ultime settimane c’è stata un’ondata di aziende straniere che si sono affrettate a sviluppare nuovi esami del sangue per il coronavirus. Ma non ha fatto mistero delle sue preoccupazioni sulla loro affidabilità.

“L’ultima cosa di cui gli ospedali hanno bisogno in questo momento, sono persone in buona salute che dicono di aver bisogno di cure mediche”.

Jeffrey Klausner, consulente clinico volontario dei KorvaLabs, ha risposto però che i test soddisfano gli standard stabiliti dalle normative federali. “Dobbiamo fare affidamento sul libero mercato per la nostra risposta sanitaria”, ha spiegato Klausner. “Questa è l’America”.

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