Tassazione rendite finanziarie: come funziona? Le rendite finanziarie sono quei proventi che hanno origine dall’investimento del risparmio nelle attività finanziarie. Le rendite finanziarie si dividono in: redditi di capitale (come gli interessi e i dividendi) e redditi diversi. La differenza? Secondo la Guida dell’ABI:
- i redditi di capitale sono quei proventi prodotti da un impiego non dinamico di capitale;
- i redditi diversi sono quelli che derivano da un impiego di capitale, ma sono incerti, nel quantum e nell’esistenza, manifestandosi sotto forma di plusvalenze o redditi d’entrata.
Come vengono tassate le rendite finanziarie?
I redditi di capitale vengono tassati, al lordo dei costi sostenuti, nel periodo d’imposta in base al principio di cassa, mediante ritenute a titolo di acconto o di imposta sostitutiva.
I redditi diversi vengono tassati al netto delle perdite maturate, mediante imposta sostitutiva nella maggior parte dei casi.
I regimi di tassazione
Esistono tre regimi di tassazione:
- il regime della dichiarazione, naturale per i soggetti residenti;
- il regime del risparmio amministrato, naturale per i soggetti non residenti e opzionabile per i residenti;
- il regime del risparmio gestito, opzionale sia per i residenti che per i non residenti.
Il regime amministrato e quello gestito, che tutelano l’anonimato del contribuente, sono diretti da intermediari finanziari, che svolgono con incarico biennale (rinnovabile tacitamente per lo stesso periodo) operazioni di custodia, amministrazione o deposito per conto dei contribuenti, nonché di quantificazione e pagamento delle dovute imposte.
Nel regime della dichiarazione i redditi sono sottoposti a tassazione a cura dei contribuenti in autoliquidazione. Nello specifico:
- i redditi da capitale sono tassati nella dichiarazione dei redditi o assoggettati a ritenuta alla fonte o a titolo di imposta sostitutiva da parte degli intermediari;
- i redditi diversi sono assoggettati ad imposta sostitutiva o alle ordinarie aliquote progressive.
Tassazione: gli importi
La maggior parte delle rendite finanziarie è sottoposta ad un’aliquota del 20%, contro il 12,5% dei Titoli di Stato ed equiparati. A ciò occorre poi aggiungere le spese previste per l’imposta di bollo o la Tobin Tax. Di seguito una tabella riassuntiva:
Strumenti finanziari | Tassazione |
C/C bancari e postali | 20% |
Certificati di deposito | 20% |
Titoli di stato italiani ed esteri | 12,5% |
Buoni fruttiferi postali | 12,5% |
Obbligazioni | 20% |
Fondi comuni mobiliari e polizze vita (parte non investita su titoli di Stato) | 20% |
Fondi comuni mobiliari e polizze vita (parte investita su titoli di Stato) | 12,5% |
Partecipazioni non qualificate (ad eccezione di black list non quotate, tassate con aliquote Irpef ordinarie) |
20% |
Partecipazioni qualificate | Aliquote IRPEF (tassazione 100% per black list, tassazione 49,72% del reddito su tutte le altre partecipazioni |
Interventi recenti
Facciamo un sintetico punto della situazione circa i recenti interventi in materia di rendite finanziarie. Il D.L. 201/2011 ha stabilito l’applicazione di:
- un’imposta di bollo ordinaria sulle attività finanziarie;
- un’imposta di bollo speciale sulle attività oggetto di emersione con lo scudo fiscale e un’imposta straordinaria sui prelievi delle attività oggetto di emersione;
- un’imposta ordinaria sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE).
A ciò si aggiunge la Tobin Tax, introdotta dalla Legge di Stabilità 2013, l’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie.
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