I crolli sul mercato azionario spingeranno la Federal Reserve a non alzare ancora i tassi di interesse nel 2016. Ecco perché.
Il disastro sui mercati finanziari è un grande invito alla Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, a tornare con i piedi per terra.
Le Fed, infatti, nonostante i sell off diffusi sui mercati, si aspetta ancora di aumentare i tassi di interesse per ben 4 volte nel 2016, ma il mercato ora prevede che non ci sarà alcun rialzo nel corso del 2016.
Il mercato dei Fed futures, costantemente monitorato da molti investitori, ad oggi mostra una possibilità del 60% che non ci sia alcun aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel 2016.
È una vera e propria inversione a U rispetto a solo un mese fa, quando il mercato prezzava al 75% la possibilità che la Fed aumentasse i tassi almeno un volta nel corso dell’anno.
Il contesto è cambiato di molto dal 1° gennaio 2016: il mercato azionario mondiale è sulle montagne russe. E gli investitori non sono convinti che l’ecobomia degli Stati Uniti, da sola nel mondo, possa permettersi di aumentare i tassi di interesse senza conseguenze notevoli.
Il prezzo del petrolio continua a scendere, il dollaro è debole. L’economia mondiale si sta indebolendo, e tutti questi sviluppi stanno chiaramente pesando sulla crescita economia statunitense.
E addirittura la Fed sta iniziando a suonare un po’ dubbiosa sulla capacità di essere fedele ai suoi piani.
“Molte cose successe sui mercati finanziari e l’andamento del flusso di dati economici possono alterare le previsioni sulla crescita”
ha dichiarato il vicepresidente Bill Dudley a MarketWatch mercoledì.
Il presidente Yellen interverrà la prossima settimana al congresso e molto probabilmente la donna sarà messa sotto pressione affinché commenti l’andamento dei piani della banca centrale statunitense.
La Federal Reserve ha dato il via alla normalizzazione di politica monetaria con un timido rialzo dei tassi di interesse dello 0.25% nel mese di dicembre - il primo aumento in quasi 10 anni. Nonostante molti credano che l’economia degli Stati Uniti sia solida, continua a crescere la preoccupazione che il resto del mondo si stia contemporaneamente sgretolando, mettendo a rischio anche la crescita USA.
Mentre la Fed discute su quando aumentare ancora i tassi, la BCE e la Bank of Japan hanno entrambe portato i tassi di interesse sui depositi in negativo, nel tentativo di stimolare la ripresa di Eurozona e Giappone.
Il che rende la decisione della Fed ancor più complicata.
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