Per Telecom Italia potrebbe esser arrivato il momento del riscatto dal punto di vista borsistico
I dati intraday e in tempo reale del Grafico TLIT sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Per Telecom Italia potrebbe esser arrivato il momento del riscatto. Il deciso rialzo messo a punto da Telecom Italia in Borsa nella settimana finanziaria appena conclusa ha fatto tornare il prezzo delle azioni sui massimi dall’agosto dello scorso anno, ponendo le basi ad una duratura inversione della tendenza di medio e lungo termine.
D’altronde è stata ricca di notizie per Telecom Italia, il cui nome è circolato sulle prime pagine dei principali quotidiani economici nazionali, spesso affiancato a quello del fondo statunitense Elliott.
Secondo le indiscrezioni riportate il fondo d’investimento avrebbe raggiunto una quota di possesso delle partecipazioni azionarie di Telecom Italia superiore al 10% circa, prevalentemente grazie all’esercizio di diritti ed opzioni già detenute.
In ogni caso, Elliott avrebbe già di gran lunga superato la soglia chiave del 5% necessaria a fare il proprio ingresso in Cda, poter nominare parte dei consiglieri e dunque far valere la propria visione di management.
La mossa, secondo gli osservatori, è diretta a minare la posizione di Vivendi nella gestione del colosso tlc italiano (per maggiori approfondimenti sul tema clicca qui).
L’insieme di questi elementi ha convinto gli analisti di Goldman Sachs ad aggiornare la loro valutazione sulle azioni di Telecom Italia. Per la casa d’affari ora il titolo Tim è un Buy e il suo fair value è pari a 1,02 euro ad azione (il precedente prezzo obiettivo era 0,86 euro).
Il giudizio complessivo del mercato è dunque positivo, ma attenzione ai facili entusiasmi. Sappiamo che il settore delle compagnie telefoniche lo scorso anno ha affrontato una fase travagliata un pò in tutta Europa dovuta al fatto che le tradizionali fonti di reddito (telefonia mobile e fissa) ormai non sono più in grado di generare margini sufficienti.
Lo spostamento, forzato, sulla produzione di contenuti da veicolare tramite le reti ha ancora poca visibilità e gli investitori attendono che il settore si consolidi. Le mosse del fondo Elliott potrebbero andare in questa direzione.
Telecom Italia: l’analisi tecnica del titolo
In questo quadro Telecom Italia ha disegnato una candela rialzista molto importante, soprattutto se osservata su un timeframe settimanale. Il titolo ha messo a punto un impulso rialzista importante e sostenuto da un forte incremento dei volumi, mai così alti dal giugno del 2016.
Sotto il profilo dell’analisi tecnica tutto è partito dall’accelerazione in gap up di martedì 6 marzo. Questo movimento ha confermato la violazione della resistenza dinamica espressa sul daily chart dalla trendline che unisce i top decrescenti del 7 agosto 2017 e 8 gennaio 2018.
Al contempo, l’impulso appena descritto è stato coronato dal breakout delle resistenze statiche collocate a cavallo fra 0,7445 e 0,75 euro. Più in alto hanno ceduto anche le solide barriere di medio termine a 0,763 euro.
Al termine della seduta di ieri il titolo è arrivato a guardare da vicino l’importante soglia psicologica posta a 0,85 euro per poi chiudere la settimana a 0,832 euro.
Il close di venerdì a 0,832 euro potrebbe sembrare casuale ma non lo è. In quell’area di prezzo è in transito la trendline di lungo periodo espressa dagli importanti minimi relativi dei mesi di luglio e novembre 2016, rotta la ribasso nell’ottobre del 2017 in seguito al deterioramento del sentiment sul titolo Telecom Italia.
Di tale trendline non ne era stato ancora certificato il passaggio da supporto a resistenza di matrice dinamica (c.d. pullback). Il movimento di questa settimana dunque ha permesso di completare la figura.
Possibili evoluzioni future del titolo
È sempre difficile tracciare degli scenari su un titolo volatile e soggetto ad un ricco newsflow dall’esterno come è Tim. Dal punto di vista tecnico per una conferma della candela rialzista disegnata questa settimana è necessaria un’adeguata fase di accumulazione, per permettere agli indicatori e oscillatori più sensibili di stemperare la fase di Ipercomprato.
La prossima settimana il titolo potrebbe muoversi in laterale, fra la fascia di trading compresa fra i supporti a 0,80 euro e la barriera a 0,85 euro. Se le quotazioni dovessero scendere gli 0,80 euro potrebbe materializzarsi una fase correttiva leggermente più ampia che potrebbe durare anche alcune settimane.
In tal caso gli obiettivi primari del titolo sarebbero individuabili a 0,76-0,75 euro, area che permetterebbe al titolo di completare il pullback delle ex resistenze statiche rotte questa settimana.
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