Bruxelles impugna la sentenza del Tribunale UE che aveva stabilito che non ci fu aiuto di Stato nel salvataggio di Tercas.
Il caso Tercas arriva alla Corte di giustizia europea. Vi si è rivolta la Commissione Ue dopo la decisione del Tribunale europeo del 19 marzo scorso che aveva annullato il provvedimento con cui Bruxelles aveva asserito che nel salvataggio della banca abruzzese, il ricorso al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi si configurava come aiuto di Stato.
L’impugnazione della sentenza non è stata una sorpresa per la Banca Popolare di Bari, che proprio in seguito all’intervento del Fitd, partecipò al risanamento dell’istituto, acquisendolo nel 2014.
Tercas: la Commissione europea ricorre alla Corte di giustizia europea
La sentenza del Tribunale UE non aveva soddisfatto la Commissione europea che si era vista annullare il provvedimento del 2015 con cui vietava l’utilizzo del Fitd per l’operazione di salvataggio di Tercas avvenuto l’anno prima.
Bruxelles ha inteso impugnare la decisione dei giudici per avere innanzitutto maggiori chiarimenti su come una misura possa essere considerata aiuto di Stato.
Informazioni che, secondo una portavoce della Commissione,
“saranno utili per informare la Commissione riguardo all’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato riguardanti gli enti privati investiti di un mandato pubblico”.
Chiarimenti necessari, insomma, visto che sempre secondo la stessa fonte,
“il Tribunale nella sua sentenza sembra discostarsi dal criterio stabilito dalla giurisprudenza”.
La reazione della Banca Popolare di Bari
Come detto, la decisione della Commissione europea di ricorrere alla Corte di Giustizia UE era attesa dalla Banca Popolari di Bari, che ha acquisito Tercas, intervenendo nell’operazione di salvataggio dopo che nel 2014 il Fitd decise di procedere alla copertura del deficit patrimoniale, fornendo alcune garanzie.
Nel 2015, però, Bruxelles stabilì che il ricorso al Fondo interbancario andava considerato a tutti gli effetti un aiuto di Stato e quindi non compatibile con norme comunitarie.
Dopo la sentenza del Tribunale del marzo scorso – che ha dato torto alla Commissione - la Banca Popolare di Bari ha annunciato di procedere per chiedere un risarcimento danni.
“In relazione all’impugnazione della sentenza da parte della Commissione Europea sulla vicenda Tercas-aiuti di Stato, l’istituto precisa che tale impugnazione, peraltro del tutto prevedibile, non pregiudica in alcun modo la decisione della banca di avanzare richiesta di risarcimento dei rilevanti danni procurati alla banca e che questi sono in corso di quantificazione da parte di un team di professionisti”
ha fatto sapere nelle scorse ore l’istituto pugliese.
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