Anche l’OCSE messa con le spalle al muro dal coronavirus. Trapelati i dati peggiori dalla crisi finanziaria
Come era ovvio che fosse, anche l’OCSE è stata letteralmente travolta dal coronavirus.
Gli ultimi dati sul PIL del blocco hanno dipinto un quadro funesto e hanno confermato la peggiore contrazione mai registrata dai tempi della crisi finanziaria.
Certo è che le ultime notizie sull’economia dell’OCSE non sono giunte come un fulmine a ciel sereno. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico è infatti composta di 37 economie tra cui Italia, la Francia, la Germania, gli USA e il Giappone, tutte già tremendamente colpite dal coronavirus.
OCSE: i dati che fanno tremare
Stando a quanto emerso poco fa, nel primo trimestre del 2020 il PIL dell’OCSE è crollato di 1,8 punti percentuali a causa delle misure di contenimento e dei lockdown introdotti dai Paesi membri per arginare la diffusione del coronavirus.
Secondo le stime provvisorie, questo è stato il declino più ampio mai registrato dal -2,3% di inizio 2009, in occasione della grande crisi finanziaria globale.
Entrando nello specifico del report, l’OCSE ha puntato il dito contro l’Unione europea, la cui economia si è contratta del 3,3%. Più ampia la flessione della zona euro, giù del 3,8% nello stesso arco di tempo, mentre meno marcata è risultata quella del G7 a -2%.
Tra i Paesi più colpiti:
- Francia: -5,8%
- Italia: -4,7%
- Germania: -2,2%
- Regno Unito: -2%
Fuori dal Vecchio Continente attenzione anche al tonfo di Canada (-2,6%) e Stati Uniti (-1,2%).
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