Anche per gli adolescenti è arrivato il via libera per la somministrazione della terza dosi di richiamo (booster) per aumentare la protezione contro il virus e le sue varianti.
Via libera alle terze dosi agli adolescenti. Si corre ai ripari e l’unico modo efficace che conosciamo è tramite la campagna vaccinale. I nuovi annunci da parte del Ministro Roberto Speranza e del Ministero della Salute fanno riferimento alla dose di richiamo, in particolare con il diminuire del periodo di tempo per fare la terza dose di richiamo (da 5 a 4 mesi) dopo la seconda dose.
L’effetto della variante Omicron sui contagi arriva anche in Italia. Ieri su oltre 900 mila tamponi effettuati sono stati circa 50 mila i positivi al virus, di cui una parte positiva proprio alla variante Omicron. L’ISS ha calcolato che la variante Omicron in Italia è presente per circa il 28% dei positivi, ma il dato è in crescita. Come si dice: “Meglio prevenire che curare”.
Terza dose adolescenti: cosa dice il Ministero della Salute
“Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di COVID-19 sostenute dalla citata variante - si legge nella nota a firma di Gianni Rezza - è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino [...] come richiamo (booster) a tutti soggetti della fascia di età 16-17 anni e ai soggetti della fascia di età 12-15anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti”
Con questa circolare del Ministero della Salute, firmata da Gianni Rezza e sottoscritta da Franco Locatelli, Silvio Brusaferro e Nicola Magrini, si dà avvio al richiamo per gli adolescenti. È stato il parere della Commissione Tecnico Scientifica di Aifa a raccomandarne l’attuazione e la risposta italiana è arrivata.
Sarà sempre Aifa a pronunciarsi, a partire da questo gennaio, sulla terza dose di richiamo (booster) a un pubblico più vasto, scendendo nella fascia di età limite degli adolescenti (12-15 anni) attualmente esclusi.
Da quando è possibile prenotare la terza dose per gli adolescenti?
La campagna di vaccinazione prosegue, così come non si ferma la diffusione del virus e delle sue varianti, in particolare Omicron. Attualmente la popolazione protetta con almeno una dose o guarita da meno di 6 mesi è pari all’89,50%.
Dati e numeri confortati rispetto a un aumento dei contagi e che sono da inquadrare anche grazie all’allargamento della platea vaccinabile, tra cui i bambini tra i 5 e gli 11 anni a partire dal 15 dicembre.
Si continua a richiedere una sempre maggior attenzione, come nel classico dei detti “meglio prevenire che curare”. Possiamo immaginare che proprio rispettando tale principio, l’Aifa abbia dato il via libera al richiamo per gli adolescenti. Al momento la fascia che può accedere alla terza dose booster è quella dei 16-17 anni (nelle stesse modalità degli over 18) e dei soggetti più fragili nella fascia di età tra i 12 e i 15 anni.
A partire dal 27 dicembre sarà possibile prenotare la dose di richiamo, mettendosi in fila insieme a tutti gli altri italiani richiamati per la dose booster e quelli convinti alla somministrazione delle prima dose.
Regole del Ministero della Salute sulla terza dose di richiamo
Cambiano le regole sulla somministrazione delle terza dose di richiamo, non più a distanza di cinque mesi dal completamento del ciclo di vaccinazione primario, ma a partire da 120 giorni (4 mesi). I tempi di accorciano sempre di più dagli iniziali 6 mesi e questo perché da una parte vi è la diminuzione dell’efficacia, che cala nel corso del tempo; dall’altra la necessità di proteggersi dalla variante Omicron.
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Sempre nella nota del Ministero della Salute si legge l’ennesimo invito a proteggersi dal virus, sia per chi non ha ancora effettuato il ciclo primario, sia per chi deve effettuare la dose addizionale e di richiamo (qui la differenza tra la dose di richiamo e quella addizionale).
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