Manca poco al test Professioni Sanitarie 2019 che si terrà l’11 settembre in tutte le facoltà italiane. Qui la guida completa a tutto ciò c’è da sapere sulla prova.
Test Professioni sanitarie 2019, mancano ormai una manciata di giorni all’11 settembre 2019, giorno della prova d’ammissione che i candidati dovranno affrontare per entrare in uno dei corso triennali dedicati alle Professioni Sanitarie.
Per prepararsi manca davvero poco tempo, sarà meglio ricapitolare tutte le informazioni più importanti prima del grande giorno. La prova di ammissione si svolgerà l’11 settembre nella sede universitaria indicata come preferita in fase di domanda, e comincerà in tutta Italia alle ore 11.
Professioni Sanitarie, pur facendo parte dei corsi a numero programmato a livello nazionale, come Medicina o Veterinaria, se ne distanzia per due motivi principali: struttura della prova e formulazione della graduatoria viene infatti lasciate alla libertà degli Atenei.
Che significa? Che il Miur come sempre decide posti disponibili, argomenti, numero di quesiti e giorno della prova, ma lascia alle università completa autonomia nel redigere il test d’ammissione e la successiva graduatoria; o per merito o per preferenza della sede, ma lo vedremo più avanti.
Ad aspettare i candidati ci saranno 60 quesiti da completare in 100 minuti, come stabilito dal Miur. Il punteggio minimo per entrare in graduatoria è di 20 punti, ma questo cambierà da università a università a seconda della media che verrà restituita dalle prove.
I posti messi a concorso per l’anno accademico 2019/2020 sono circa poco più di 25mila, contando che 15mila sono destinati alla sola Facoltà di Infermieristica. La competizione resta alta sopratutti per le altre Facoltà super gettonate come Fisioterapia o Logopedia.
In fondo alla pagina il allegato il PDF del bando Miur per l’accesso al test di professioni sanitarie 2019.
Test professioni sanitarie 2019
Test professioni sanitarie 2019; cosa c’è da sapere
Iscrizioni chiuse, quante candidature saranno arrivate per l’ammissione ai corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie 2019? Tante, tantissime dato anche il numero d i corsi di laurea disponibile. In ogni caso il numero di posti a livello nazionale, suddivisi tra i corsi di laurea, vengono stabiliti dal Miur.
Un esempio? La Facoltà di Infermieristica mette a disposizione 15.069 posti in tutta Italia. Le richieste vengono gestite direttamente dagli atenei dato che le domande devono essere fatte verso l’università di interesse. Non tutte le facoltà hanno ancora restituito il numero degli iscritti ma, date le premesse, non saranno certo pochi.
Potrebbe interessarti anche: Test di medicina 2019, la guida. |
I posti disponibili
Come anticipato, i posti previsti per l’accesso alle professioni sanitarie 2019 sono più di 25mila, di cui 15mila solo per la facoltà di Infermieristica, divisi a livello nazionale secondo le direttive del Miur tra i diversi corsi di laurea triennale.
A differenza delle altre facoltà ad ingresso programmato a livello nazionale che permettono di scegliere un numero indefinito di facoltà a cui immatricolarsi, l’iscrizione a professioni sanitarie permette di scegliere solo tre sedi universitarie preferite; la prima scelta indicata che corrisponde all’ateneo più ambito sarà anche la sede del test d’ammissione.
I posti a concorso per professioni sanitarie sono divisi come segue:
- Infermieristica: 15.069 posti;
- Ostetricia: 831 posti;
- Infermieristica pediatrica: 191 posti;
- Podologia: 120 posti;
- Fisioterapia: 2.117 posti;
- Logopedia: 771 posti;
- Ortottica e assistenza oftalmologica: 228 posti;
- Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva: 323 posti;
- Tecnica della riabilitazione psichiatrica: 370 posti;
- Terapia occupazionale: 247 posti;
- Educazione professionale: 67 posti;
- Tecniche audiometriche: 51 posti;
- Tecniche di laboratorio biomedico: 780 posti;
- Tecnica di radiologia per immagini e radioterapia: 740 posti;
- Tecniche di neurofisiopatologia: 128 posti;
- Tecniche ortopediche: 165 posti;
- Tecniche audioprotesiche: 315 posti;
- Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare: 194 posti;
- Igiene dentale: 651 posti;
- Dietistica: 377 posti;
- Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro: 688 posti;
- Assistenza sanitaria: 327 posti.
Per sapere quanti posti sono disponibili in ogni ateneo è necessario consultare lo specifico bando d’interesse sulla pagina dedicata del sito universitario.
La prova e i quesiti
Il test professioni sanitarie 2019 è fissato al’11 settembre 2019 e la prova di ammissione ai corsi di laurea triennali si svolgerà in contemporanea in tutta Italia. L’inizio della prova è alle ore 11:00, ma agli studenti è fatta esplicita richiesta di presentarsi con largo anticipo, alle ore 8:00, in moda da facilitare le operazioni di accettazione e riconoscimento. Il tempo per completare la prova è di 100 minuti.
Nonostante i test di ammissione vengano gestiti autonomamente dai singoli atenei che, seppur facendo fede alle linee guida impartite dal Ministero dell’Istruzione, sono liberi di organizzare i quesiti come preferiscono, anche le prove per il test professioni sanitarie sono state quest’anno oggetto di modifica.
Il Miur è intervenuto nei corsi ad accesso nazionale programmato optando per un aumento delle domande di cultura generale a scapito dei quesiti di logica. Anche se i singoli atenei costruiscono autonomamente le domande, al Miur spetta comunque dettare gli argomenti e la struttura generale della prova.
La prova prevede 60 quesiti a risposta multipla così divisi:
- 12 domande di cultura generale;
- 10 domande di logica;
- 18 domande di biologia;
- 12 domande di chimica;
- 8 domande di fisica e matematica.
Gli argomenti
Cultura generale e ragionamento logico: ai candidati verranno sottoposte domande volte ad accertare le corrette capacità di utilizzo della lingua italiana e il completamento logico di un ragionamento in maniera coerente rispetto alle premesse.
Biologia: i quesiti potranno chiedere la chimica dei viventi; cellule; bioenergetica-, riproduzione ed ereditarietà; ereditarietà e ambiente; anatomia e fisiologia dell’uomo e dell’animale.
Chimica: i quesiti potranno chiedere la costituzione della materia; la struttura dell’atomo; il sistema periodico degli elementi; il legame chimico; fondamentali di chimica inorganica; reazioni chimiche e stechiometria; le soluzioni; ossidazione e riduzione; acidi e basi; fondamenti di chimica organica.
Fisica: i quesiti potranno chiedere le misure; cinematica; dinamica; meccanica dei fluidi; termologia e termodinamica; elettrostatica e elettrodinamica.
Matematica: i quesiti potranno chiedere insiemi numerici e algebra; funzioni; geometria, probabilità e statistica.
Come si calcola il punteggio
A differenza di quanto previsto per gli altri test ad ingresso programmato a livello nazionale, ovvero medicina, architettura e veterinaria, per le professioni sanitarie il punteggio minimo non è quello previsto dal Miur, 20, non essendoci una graduatoria unica nazionale.
Il punteggio minimo per essere ritenuti idonei e accedere ai corsi triennali in professioni sanitarie cambia infatti da università a università. Essendo il singolo ateneo responsabile della difficoltà della prova e del numero di candidati, procede anche a stabilire internamente il proprio punteggio minimo.
In linea generale, in base ai risultati del test d’ammissione dello scorso anno, i punteggi minimi vanno dai 30 punti di infermieristica per arrivare ai 50 di fisioterapia e logopedia.
In ogni caso il punteggio assegnato alle risposte viene calcolato sempre secondo le linee ministeriali:
- + 1,5 punti ad ogni risposta esatta;
- -0,4 punti per ogni risposta sbagliata;
- 0 punti per ogni risposta lasciata in bianco
Cosa portare il giorno del test
Le indicazioni su cosa portare il giorno della prova possono variare a seconda dell’ateneo, vi invitiamo quindi a rileggere il bando dell’università scelta per avere maggiori conferme.
In linea generale secondo quanto previsto dal Miur, il giorno della prova dovrete portare:
- documento di identità in corso di validità;
- la ricevuta del pagamento del contributo di partecipazione al test;
- la ricevuta di iscrizione online al portale online Universitaly, scaricabile dalla propria area personale.
L’occorrente per lo svolgimento della prova vi verrà fornito direttamente dall’ateneo, anche in questo caso si consiglia però di rileggere il bando d’interesse. Assolutamente vietato introdurre zaini, libri di testo, manuali, smartphone e simili.
La graduatoria del test Professioni sanitarie 2019
Non esistendo una graduatoria unica nazionale, sarà compito di ogni singolo ateneo pubblicare, secondo tempistiche e modalità diverse per ogni sede, la propria personale graduatoria con i risultati del test per professioni sanitarie 2019.
Le università possono scegliere tra due diversi criteri per impostare la propria graduatoria; o favorendo la prima scelta espressa dal candidato, oppure in base al punteggio. Il dettaglio:
- Favorire la scelta: sulla base dell’ordine indicato in fase di scelta della sede universitaria, l’ateneo può procedere a stilare una graduatoria distinta per singolo corso di laurea;
- Punteggio: sulla base del punteggio totale ottenuto, l’ateneo stila una graduatoria generale. Si basa sul principio usato per la graduatoria di medina: i posti vengono assegnati a partire dai candidati con il punteggio più alto e rispettando l’ordine di preferenza di ciascuno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA