Thailandia è sicura? Consigli di viaggio tra rischi politici e terrorismo

Sara Catalini

17 Agosto 2016 - 15:15

Quali pericoli per i turisti in Thailandia? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sicurezza del Paese asiatico

Thailandia è sicura? Consigli di viaggio tra rischi politici e terrorismo

È sicuro viaggiare in Thailandia? Recentemente molti turisti hanno iniziato a viaggiare su tratte a lungo raggio e, grazie all’abbassamento dei costi, andare in Thailandia così come in altri luoghi distanti è ormai alla portata di molti italiani.

Ma, con le ultime notizie che parlano di attentati in Thailandia e dei rischi connessi al terrorismo sui turisti, gli italiani iniziano ad interrogarsi su quanto sia veramente sicura la Thailandia.

Analizzando i rischi reali di terrorismo in Thailandia, la delicata situazione politica e la crescente presenza jihadista nella regione - luogo di passaggio per i terroristi più che base operativa - cerchiamo di rispondere in modo approfondito su quanto è sicura la Thailandia oggi e quali attenzioni devono avere i turisti che decidono di viaggiare nel Paese.

In molti dopo gli attentati in Thailandia si domandano se sia sicuro viaggiare nel Paese del sud-est asiatico, da sempre meta molto ambita per le vacanze e paradiso naturale, ma con un suo personalissimo lato oscuro. Non solo spiagge mozzafiato, ma anche pericoli e paura in Thailandia, soprattutto a seguito degli attacchi.

Vista la situazione si può ancora viaggiare sicuri in Thailandia? Prima di rispondere è necessario comprendere come l’attuale condizione politica interna influenzi anche il settore turistico, è quindi doverosa una piccola panoramica su cosa succede in Thailandia e come si vive oggi per capire se è una meta da scartare o no.

La Thailandia è sicura? Il caso dell’ultimo attentato

Cosa è successo in Thailandia? È noto che undici esplosioni hanno colpito cinque differenti province del sud del Paese nella notte tra l’11 e il 12 agosto causando la morte di quattro persone e il ferimento di altre trenta. Tra quest’ultimi, anche due cittadini italiani.

Secondo le autorità della polizia nazionale thailandese non si tratta di un attentato terroristico internazionale:

È sabotaggio locale limitato ad alcune aree e province.

Chi c’è dietro l’attentato? È stata esclusa per ora la pista che condurrebbe ad un attacco di matrice jihadista ad opera dell’ISIS - non ci sono state rivendicazioni di alcun tipo da parte del gruppo -, mentre è estremamente probabile si tratti di un gesto sovversivo coordinato dall’opposizione alla giunta militare che governa il Paese dal 2014.
In altre parole sarebbe un attacco scaturito dalle tensioni politiche e civili interne della Thailandia dove la settimana scorsa è stata approvata la nuova Costituzione di ispirazione militare.

Viaggiare in Thailandia è sicuro? Il colpo di Stato dell’esercito

La Thailandia è dal 22 maggio 2014 governata dall’esercito thailandese che ha preso il controllo con un colpo di Stato - il 12° nella storia del Paese - volto a rivoluzionare la società.

Il governo militare ha disposto l’applicazione della legge marziale su tutto il territorio, invalidando di fatto la costituzione, vietato le manifestazioni politiche con più di 5 persone, istituito un coprifuoco e applicato una censura massiva su social network e media nazionali e stranieri.

C’è il rischio che la situazione degeneri dopo gli attacchi, sebbene i turisti non siano interessati dal coprifuoco e solo una parte limitata delle infrastrutture turistiche thailandesi sia stata toccata dal colpo di stato.

In ogni caso le forze di sicurezza thailandesi hanno segnalato il rischio di attentati e di atti di sabotaggio come quelli dell’11-12 agosto e hanno invitato alla prudenza e ad attenersi alle regole generali.

Thailandia è sicura? Turisti in calo per colpa del Governo

Il Paese vive un evidente momento di tensione da lungo tempo, cosa che ha influenzato negativamente il turismo, che contribuisce a buona parte del PIL nazionale. Dopo il colpo di Stato c’è stata una flessione degli arrivi pari al −6.66%
nel 2014 - anno dell’insediamento della giunta militare - rispetto alla crescita del +18.8% del 2013.

Thailandia: le zone meno sicure

Non esiste una regione sicura in Thailandia, dato che il Paese presenta un problema di sicurezza legato alla criminalità (truffe ai turisti, reati sessuali e altri reati violenti commessi a volte anche da poliziotti corrotti), ai trasporti inefficienti e ai guidatori spericolati, e alla pericolosità di zone territoriali a rischio.

Le zone da evitare sono 3 province meridionali al confine con la Malesia, cioè Yala, Pattani e Narathiwat, ma anche le province di Satun e Songkhla. Nel sud del Paese e nelle zone di frontiera i problemi sono molto pesanti: campi minati, attacchi terroristici ad opera di tribù locali, sequestri e arresti sono all’ordine del giorno e possono rimanere coinvolti anche civili indifesi.

Esiste inoltre al confine con la Cambogia una zona di esclusione militare e non accessibile ai turisti, è bene dunque informarsi attentamente sulle escursioni evitando di improvvisarsi esploratori.

Thailandia è sicura? Consigli utili per evitare problemi

Viaggiare sicuri in Thailandia è possibile ma è bene seguire alcuni consigli e attenersi a regole precise relative alla cultura, i costumi e le usanze del Paese:

- aggiornarsi preventivamente sulla possibilità di disordini, manifestazioni o proteste ed evitare accuratamente di prendervi parte;
- tenersi informati sulla situazione seguendo telegiornali e stampa;
dichiarare la propria presenza nel Paese asiatico alle istituzioni competenti della propria nazione;
- rispettare i codici di abbigliamento;
non alzare mai la voce in pubblico o fare scenate;
mai toccare la testa di un Thai, o puntare i piedi nella sua direzione, è considerato profano;
non dissacrare templi o monasteri salendo sulle statue per scattare foto, è severamente proibito;
attenzione ai borseggiatori, mai portare cose di valore in giro.

Nella maggior parte dei casi tutte le località turistiche più frequentate dai viaggiatori stranieri sono abbastanza sicure.

Da non perdere su Money.it

Argomenti

Iscriviti a Money.it