Quali pericoli per i turisti in Thailandia? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sicurezza del Paese asiatico
È sicuro viaggiare in Thailandia? Recentemente molti turisti hanno iniziato a viaggiare su tratte a lungo raggio e, grazie all’abbassamento dei costi, andare in Thailandia così come in altri luoghi distanti è ormai alla portata di molti italiani.
Ma, con le ultime notizie che parlano di attentati in Thailandia e dei rischi connessi al terrorismo sui turisti, gli italiani iniziano ad interrogarsi su quanto sia veramente sicura la Thailandia.
Analizzando i rischi reali di terrorismo in Thailandia, la delicata situazione politica e la crescente presenza jihadista nella regione - luogo di passaggio per i terroristi più che base operativa - cerchiamo di rispondere in modo approfondito su quanto è sicura la Thailandia oggi e quali attenzioni devono avere i turisti che decidono di viaggiare nel Paese.
In molti dopo gli attentati in Thailandia si domandano se sia sicuro viaggiare nel Paese del sud-est asiatico, da sempre meta molto ambita per le vacanze e paradiso naturale, ma con un suo personalissimo lato oscuro. Non solo spiagge mozzafiato, ma anche pericoli e paura in Thailandia, soprattutto a seguito degli attacchi.
Vista la situazione si può ancora viaggiare sicuri in Thailandia? Prima di rispondere è necessario comprendere come l’attuale condizione politica interna influenzi anche il settore turistico, è quindi doverosa una piccola panoramica su cosa succede in Thailandia e come si vive oggi per capire se è una meta da scartare o no.
La Thailandia è sicura? Il caso dell’ultimo attentato
Cosa è successo in Thailandia? È noto che undici esplosioni hanno colpito cinque differenti province del sud del Paese nella notte tra l’11 e il 12 agosto causando la morte di quattro persone e il ferimento di altre trenta. Tra quest’ultimi, anche due cittadini italiani.
Secondo le autorità della polizia nazionale thailandese non si tratta di un attentato terroristico internazionale:
È sabotaggio locale limitato ad alcune aree e province.
Chi c’è dietro l’attentato? È stata esclusa per ora la pista che condurrebbe ad un attacco di matrice jihadista ad opera dell’ISIS - non ci sono state rivendicazioni di alcun tipo da parte del gruppo -, mentre è estremamente probabile si tratti di un gesto sovversivo coordinato dall’opposizione alla giunta militare che governa il Paese dal 2014.
In altre parole sarebbe un attacco scaturito dalle tensioni politiche e civili interne della Thailandia dove la settimana scorsa è stata approvata la nuova Costituzione di ispirazione militare.
Viaggiare in Thailandia è sicuro? Il colpo di Stato dell’esercito
La Thailandia è dal 22 maggio 2014 governata dall’esercito thailandese che ha preso il controllo con un colpo di Stato - il 12° nella storia del Paese - volto a rivoluzionare la società.
Il governo militare ha disposto l’applicazione della legge marziale su tutto il territorio, invalidando di fatto la costituzione, vietato le manifestazioni politiche con più di 5 persone, istituito un coprifuoco e applicato una censura massiva su social network e media nazionali e stranieri.
C’è il rischio che la situazione degeneri dopo gli attacchi, sebbene i turisti non siano interessati dal coprifuoco e solo una parte limitata delle infrastrutture turistiche thailandesi sia stata toccata dal colpo di stato.
In ogni caso le forze di sicurezza thailandesi hanno segnalato il rischio di attentati e di atti di sabotaggio come quelli dell’11-12 agosto e hanno invitato alla prudenza e ad attenersi alle regole generali.
Thailandia è sicura? Turisti in calo per colpa del Governo
Il Paese vive un evidente momento di tensione da lungo tempo, cosa che ha influenzato negativamente il turismo, che contribuisce a buona parte del PIL nazionale. Dopo il colpo di Stato c’è stata una flessione degli arrivi pari al −6.66%
nel 2014 - anno dell’insediamento della giunta militare - rispetto alla crescita del +18.8% del 2013.
Thailandia: le zone meno sicure
Non esiste una regione sicura in Thailandia, dato che il Paese presenta un problema di sicurezza legato alla criminalità (truffe ai turisti, reati sessuali e altri reati violenti commessi a volte anche da poliziotti corrotti), ai trasporti inefficienti e ai guidatori spericolati, e alla pericolosità di zone territoriali a rischio.
Le zone da evitare sono 3 province meridionali al confine con la Malesia, cioè Yala, Pattani e Narathiwat, ma anche le province di Satun e Songkhla. Nel sud del Paese e nelle zone di frontiera i problemi sono molto pesanti: campi minati, attacchi terroristici ad opera di tribù locali, sequestri e arresti sono all’ordine del giorno e possono rimanere coinvolti anche civili indifesi.
Esiste inoltre al confine con la Cambogia una zona di esclusione militare e non accessibile ai turisti, è bene dunque informarsi attentamente sulle escursioni evitando di improvvisarsi esploratori.
Thailandia è sicura? Consigli utili per evitare problemi
Viaggiare sicuri in Thailandia è possibile ma è bene seguire alcuni consigli e attenersi a regole precise relative alla cultura, i costumi e le usanze del Paese:
- aggiornarsi preventivamente sulla possibilità di disordini, manifestazioni o proteste ed evitare accuratamente di prendervi parte;
- tenersi informati sulla situazione seguendo telegiornali e stampa;
- dichiarare la propria presenza nel Paese asiatico alle istituzioni competenti della propria nazione;
- rispettare i codici di abbigliamento;
- non alzare mai la voce in pubblico o fare scenate;
- mai toccare la testa di un Thai, o puntare i piedi nella sua direzione, è considerato profano;
- non dissacrare templi o monasteri salendo sulle statue per scattare foto, è severamente proibito;
- attenzione ai borseggiatori, mai portare cose di valore in giro.
Nella maggior parte dei casi tutte le località turistiche più frequentate dai viaggiatori stranieri sono abbastanza sicure.
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