Questa coppia è stata respinta al gate dell’aeroporto a pochi minuti dall’imbarco, costretta a rinunciare al viaggio per colpa di una regola poco nota. Ecco cos’è accaduto.
Viaggiare in aereo è tanto pratico e comodo, oltre che più accessibile rispetto al passato grazie all’avvento delle compagnie low-cost. L’abitudine ai voli aerei, tuttavia, non impedisce il verificarsi di inconvenienti spiacevoli e imbarazzanti. La velocità delle procedure di prenotazione dei viaggi in aereo mina, sempre più spesso, una comunicazione efficiente con i clienti. Succede così di subire grossi disagi o perfino di perdere il volo senza poter risolvere in tempo la situazione. È proprio quello che è accaduto a una coppia inglese, respinta all’aeroporto prima di imbarcarsi per Atene, a causa di una regola poco nota sui requisiti di viaggio.
Tutto ruota intorno al passaporto e all’uscita, relativamente recente, del Regno Unito dall’Unione europea. Prima della Brexit, infatti, non era nemmeno necessario questo documento di viaggio per i passeggeri provenienti dal Regno Unito verso un altro Stato comunitario e viceversa. Oggi è invece necessario dal (o verso il) Regno Unito esibire il passaporto anche in caso di provenienza (o destinazione) da un Paese membro dell’Unione europea, con tutte le relative regole in merito alla scadenza e alla validità.
Proprio la validità del passaporto ha creato problemi ai passeggeri, che sono stati mandati via dal gate a pochi minuti dall’imbarco, nonostante il documento fosse ancora in corso di validità, lamentando oggi le modalità impiegate dagli operatori Ryanair. La coppia ha infatti raccontato a Birmingham Live di esser sentiti “trattati come criminali”, non essendo stati informati adeguatamente, né avvisati in tempi ragionevoli del problema. Vediamo cos’è successo.
Passeggeri respinti al gate per questa regola poco nota
La vicenda riportata dalla coppia dell’Hertfordshire sta suscitando un notevole clamore ed è del tutto comprensibile. Dopo aver speso oltre 1.000 sterline per un viaggio di tre giorni ad Atene, nonostante il superamento del check-in e dei controlli di sicurezza, ai passeggeri è stato impedito di imbarcarsi a pochi minuti dalla partenza del volo.
Secondo il racconto dei viaggiatori non sarebbe stato fornito loro il tempo né il modo di risolvere il problema legato al passaporto, che ignoravano completamente non essendo stato specificato dalla compagnia aerea nei momenti precedenti. Il cambiamento delle regole seguito alla Brexit, peraltro, non è di aiuto per chi non è abituato a viaggiare con questo documento. Come anticipato, il passaporto dei passeggeri inglesi era ancora valido, ma con un tempo residuo non sufficiente ad autorizzare il viaggio.
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Per quanto riguarda l’espatrio fuori dall’Unione europea, in particolare, non è ammesso il passaporto con validità residua inferiore a 6 mesi. Il documento ha una validità di 10 anni per gli adulti (ridotta per i minorenni), ma nell’ultimo semestre della scadenza non può più essere impiegato per viaggiare ma soltanto come documento di identità. Naturalmente, chi viaggia all’interno dell’Unione europea non nota grosse differenze in tal senso, potendo utilizzare anche la sola carta d’identità valida per l’espatrio.
Quando si sceglie una destinazione extracomunitaria, però, bisogna rapportarsi alle diverse regole. I passeggeri inglesi si sono però trovati in una situazione ancora diversa, dovendo guardare alle regole per l’ingresso nell’Unione europea da uno Stato extracomunitario (peraltro fuori anche dallo spazio Schengen, con norme comuni agevolate per il transito e i soggiorni brevi). In tal proposito, è bene sapere che l’Unione europea richiede un passaporto valido fino alla data prevista per il termine del viaggio, a cui aggiungere 3 mesi di tempo.
Questa regola comune si applica per tutti gli ingressi nell’Unione europea provenienti da Stati extracomunitari, fatta eccezione per l’arrivo a Cipro e in Irlanda, che seguono normative proprie. Veniamo ora al punto cruciale del racconto, ossia la responsabilità della compagnia aerea. Sul sito web di Ryanair è presente una sezione apposita dedicata ai documenti di viaggio che fornisce indicazioni sommarie, rimandando alle autorità competenti per avere i chiarimenti necessari. Non sembrano quindi esserci irregolarità da questo punto di vista, per quanto un dialogo più attento con i clienti contribuirebbe significativamente alla qualità del servizio.
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