A meno di due settimane dall’ingresso di Chiara Ferragni in CdA (seguito dal balzo in borsa), LVMH acquista un ulteriore 6,8% di Tod’s.
A Borse chiuse, arriva l’annuncio a sorpresa: LVMH, il più grande marchio del lusso al mondo, “accresce fino al 10% la quota già posseduta in Tod’s”. L’annuncio arriva dai Della Valle, in una nota che parla del consolidamento “con questa operazione della ventennale amicizia” con la famiglia Arnault.
Il prezzo per azione, ha aggiunto la società di moda italiana, è di 33,10 euro. Alla chiusura di Piazza Affari, il titolo era a +1,79%.
Tod’s: Arnault aumenta partecipazione al 10%
Diego Della Valle & C. srl, società detenuta da Diego Della Valle, ha comunicato di aver sottoscritto con Delphine sas, società interamente detenuta da LVMH (Louis Vuitton-Moët Hennessy), un contratto per la vendita di 2.250.000 azioni di Tod’s, pari al 6,80% del capitale sociale.
Questa quota si va ad aggiungere a quella del 3,20% di Tod’s già posseduta da LVMH. L’operazione sarà eseguita il prossimo 28 aprile.
Quando sarà completata, l’imprenditore italiano deterrà (direttamente e indirettamente) una quota pari al 63,64% di Tod’s, mentre LVMH deterrà una partecipazione del 10,00%.
“L’amicizia con Diego Della Valle e la sua famiglia risale ad oltre 20 anni fa. È un legame forte, cementato da valori umani e professionali comuni. Siamo molto contenti di rafforzare ancora di più questa partnership”, ha commentato Bernard Arnault.
“La condivisione dei valori del lusso, della qualità e della desiderabilità dei prodotti potrà essere un ottimo motivo per pensare ad eventuali opportunità da cogliere insieme nel futuro”, ha detto invece Della Valle.
La notizia del maggiore coinvolgimento del gruppo di Arnauld arriva a poco meno di due settimane dall’arrivo di Chiara Ferragni nel CdA di Tod’s.
Nel corso della prima settimana dal debutto della famosa influencer, le azioni del marchio italiano sono state protagoniste di un rialzo del 20,4%, portando la capitalizzazione di mercato a quota 1,145 miliardi di euro (contro i 945 milioni pre-nomina).
© RIPRODUZIONE RISERVATA