Tredicesima sul reddito di cittadinanza: spetta?

Luna Luciano

26/11/2021

Chi percepisce il reddito di cittadinanza non riceverà la tredicesima, ma per dicembre è prevista una ricarica aggiuntiva per l’assegno temporaneo ai figli. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Tredicesima sul reddito di cittadinanza: spetta?

Nessuna tredicesima per chi percepisce il reddito di cittadinanza. A differenza di quello che hanno riportato alcune fonti online, la tredicesima mensilità non sarà versata ai beneficiari del RdC che ogni mese, per dodici mensilità, ricevono una ricarica a titolo d’integrazione del loro reddito.

Quindi se a Natale i lavoratori con busta paga e pensionati riceveranno la tredicesima mensilità, questo non sarà valido per i percettori del Reddito, che dall’anno prossimo rischiano anche di subire un taglio del sussidio di 5,00€ per ogni mese.

Anche questo mese, però, si potrà fare affidamento su di una ricarica aggiuntiva per l’assegno temporaneo ai figli.

Reddito di cittadinanza: nessuna tredicesima, ecco perché

Non esiste alcuna tredicesima per il reddito di cittadinanza. La notizia che in questi giorni è circolata online, su una ricarica aggiuntiva del reddito per la tredicesima, è del tutto infondata, in quanto non prevista per questo sussidio. Ma per quale motivo?

La tredicesima è una mensilità extra - rispetto alla retribuzione del lavoratore - che viene accreditata in occasione delle Feste di Natale. La cosiddetta gratifica natalizia spetta quindi solo a chi lavora e percepisce uno stipendio, o a chi ha lavorato e adesso riceve la pensione.

Il reddito di cittadinanza invece è una misura di integrazione al reddito, quindi è un sussidio di natura assistenziale. Per questo motivo, finché non trovano lavoro, i beneficiari del reddito non potranno ricevere alcuna tredicesima, in quanto non possono essere considerati lavoratori né percettori di prestazioni previdenziali.

Per questo motivo i cittadini che percepiscono il RdC a Natale non avranno alcuna gratifica natalizia, ciò nonostante a dicembre la mensilità vedrà effettivamente una ricarica aggiuntiva: l’assegno temporaneo, così come erogato nei mesi scorsi.

RdC: a dicembre ricarica per assegno temporaneo ai figli

Se chi riceve il reddito di cittadinanza, non lavorando, non accederà di diritto alla tredicesima mensilità, grazie al decreto legge n.79 dell’8 giugno 2021, potrà percepire, come è stato nei mesi scorsi, l’assegno temporaneo ai figli, che di fatto costituisce la ricarica aggiuntiva anche a dicembre.

Infatti, dal 1° luglio 2021 è stato istituito l’assegno temporaneo, un sussidio “ponte” pensato per chi non può ricevere l’ANF (Assegno al Nucleo Familiare), pagato direttamente dal datore di lavoro.

L’assegno temporaneo ai figli è invece riconosciuto ed erogato dall’INPS e risulta quindi essere compatibile con il reddito di cittadinanza (ma non interamente cumulabile).

Dal decreto del 18 novembre invece è stato introdotto l’assegno unico ai figli, che entrerà in vigore a marzo 2022, il quale sarà comunque riconosciuto ai percettori del reddito. L’importo sarà quindi calcolato in base al valore dell’ISEE della famiglia.

Reddito di cittadinanza: cosa dice la legge bilancio 2022

Se al momento non esiste alcuna tredicesima per i percettori del reddito di cittadinanza, non esiste nemmeno alcuna norma, all’interno della Legge di bilancio 2022, che possa estenderla in futuro ai beneficiari del sussidio.

Di fatto il RdC che tanto ha fatto discutere, e che tutt’ora genera dibattito all’interno della maggioranza, è stato confermato dalla Legge di Bilancio 2022 ma con alcune modifiche, intervenendo proprio sulla sua natura assistenziale. Infatti il sussidio dovrebbe fungere da tramite per un reinserimento nel mondo del lavoro.

Per questo motivo il reddito di cittadinanza modificato andrà a penalizzare chi rifiuta o non si attiva nella ricerca di un lavoro. Sono quindi due le grandi novità introdotte dal Bilancio. La prima vede le agenzie per il lavoro private impegnate a ricercare e presentare offerte di lavoro compatibili con il profilo dei beneficiari e sarà ammesso al massimo un solo rifiuto per le proposte di lavoro, pena la decadenza del reddito.

In secondo luogo, al primo rifiuto di un’offerta di lavoro, l’importo del reddito di cittadinanza verrà decurtato di 5 euro per ogni mensilità, eccezione fatta per i nuclei familiari con figli minorenni o disabili a carico.

In questo modo non solo non ci sarà alcuna tredicesima per il prossimo Natale, ma chi non si impegnerà a trovare lavoro potrebbe trovarsi il proprio sussidio diminuito.

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