I conti del primo trimestre 2022 di Ferrari hanno soddisfatto: la società ha registrato utile e ricavi in crescita, pur nello scenario incerto globale. Confermati i target dell’anno. Azioni in calo.
Trimestrale Ferrari in primo piano: i conti del periodo gennaio-marzo 2022 sono stati archiviati con risultati di crescita a doppia cifra, ma senza stupire le attese.
In Borsa, il titolo non brilla e cede oltre il 2% mentre si scrive. Gli investitori attendono con maggiore interesse l’evento di Marenanello Capital Markets Day del 16 giugno per meglio conoscere le prospettive future del Cavallino Rampante.
Intanto, i risultati di inizio anno sono stati valutati “eccellenti” dall’ad Vigna, che ha sottolineato il boom degli ordini.
Nel dettaglio di seguito tutti i dati della trimestrale Ferrari, mentre le azioni subiscono un tonfo del 3% alle ore 14.58 circa.
Ferrari: azioni giù, ma utile e ricavi in crescita. I dati
La Ferrari ha dichiarato mercoledì che i suoi guadagni principali sono aumentati del 12% nel primo trimestre poiché la domanda per le sue auto sportive è rimasta forte nonostante le turbolenze politiche globali.
L’utile rettificato prima di interessi, tasse, ammortamenti e ammortamenti (EBITDA) è stato di 423 milioni di euro (445 milioni di dollari) nel periodo gennaio-marzo, aiutato dalla raccolta di anticipi sulla Daytona SP3, uno degli ultimi modelli Ferrari.
Nello specifico, questi i principali risultati economici del gruppo nei primi tre mesi del 2022:
- consegne veicoli: 3.251 unità, +12% sul 2021;
- ricavi netti: 1,186 miliardi di euro, +17,3% sul 2021;
- EBIT: 307 milioni di euro, con un aumento del 15,4% rispetto all’anno precedente;
- margine dell’EBIT: 25,9% rispetto al 26,3% del 2021;
- utile netto: 239 milioni di euro, +16% sul 2021;
- utile netto diluito per azione: 1,29 euro, +16% sul 2021;
- EBITDA: 423 milioni di euro, +12% sul 2021;
- free cash flow industriale: 299 milioni di euro
Inoltre, i costi industriali e i costi di ricerca e sviluppo hanno mostrato un aumento a 18 milioni di euro, “dovuto principalmente alla crescita dei costi delle materie prime e all’aumento degli ammortamenti.” L’indebitamento industriale netto è calato a 136 milioni di euro.
Ferrari ha evidenziato che i ricavi sono aumentati in tutte le divisioni tranne che per i Motori, a 37 milioni di auro, in calo del 17,8% anche a cambi costanti. Il dato “riflette la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023.”
Da notare, inoltre, che la trimestrale ha messo in chiaro alcune differenziazioni nelle consegne, legate alla situazione commerciale ed economica generale.
L’allocazione geografica ha infatti risposto alla congestione dei porti riscontrata nei primi mesi dell’anno: “Di conseguenza, la regione EMEA ha registrato un aumento del 19,5%, le Americhe hanno subito una flessione del 12,8%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato un robusto incremento del 46,9%, in linea con la forte domanda dalla Cina Continentale, e la regione Resto dell’APAC è cresciuta del 55,6%.”
Guidance 2022 confermata, se non ci saranno altri eventi legati alla pandemia.
Le azioni Ferrari scambiano a 198,40 euro, con un calo del 2,70% alle ore 15.12.
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