La truffa dello specchietto rotto è tra le più diffuse in auto: ecco come evitarla e difendersi.
Tra le truffe più diffuse, dopo quelle assicurative o delle Poste, c’è senza dubbio la truffa dello specchietto rotto. Ogni anno questa truffa coinvolge migliaia di automobilisti che si trovano a dover fronteggiare i truffatori.
Si tratta di una truffa conosciuta e in molti hanno imparato a evitarla o difendersi, ma anziani e giovani guidatori possono essere dei bersagli perfetti per chi utilizza la truffa dello specchietto.
Ma in cosa consiste la truffa dello specchietto? Questa pratica consiste nel fingere che il proprio specchietto sia stato rotto dalla nostra auto in marcia, per poi farsi dare dei soldi contanti per riparare il danno.
Ecco in dettaglio tutto quello che devi sapere sulla truffe degli specchietti per difenderti ed evitarla.
Truffa dello specchietto, cos’è e come funziona
Si chiama truffa dello specchietto rotto perché i malviventi fanno notare il danno arrecato alla propria auto dalla nostra in marcia, ed essendo lo specchietto l’estremità più sporgente, viene scelto molto più spesso rispetto ad altre parti, ma potrebbe anche avere al centro della discussione un’ammaccatura sulla fiancata.
Il funzionamento è fin troppo facile: da un’auto ferma, o che marcia più lentamente, viene lanciato qualcosa che arriva sulla fiancata dell’auto del malcapitato di turno e fa del rumore più o meno percettibile. Solitamente sono sassi di piccole dimensioni o palline di plastica o gomma. Successivamente, l’auto dei truffatori si accosta e viene chiesto al malcapitato di venire a constatare il danno che gli è stato arrecato. Come detto, il danno è solitamente uno specchietto rotto.
La fase successiva consiste nel chiedere al malcapitato un risarcimento in denaro per evitare trafile burocratiche e la compilazione del modulo CID. Il truffatore in modo più o meno minaccioso chiede una somma medio alta per chiudere sul momento il sinistro e tutto fila liscio quando il malcapitato automobilista per non avere grane sgancia le banconote che ha con sé e che vengono valutate all’altezza del danno (solitamente dai 20 ai 50 euro).
Truffa dello specchietto, come evitarla e come difendersi
Evitare la truffa dello specchietto rotto è complesso, ma potrebbe essere un buon inizio evitare di marciare avvicinandosi troppo alle auto in sosta, in doppia fila o che marciano più lentamente di noi.
Successivamente, quando i truffatori chiedono di scendere per visualizzare il danno, a seconda dei casi è sconsigliato ignorarli completamente perché la situazione potrebbe peggiorare continuando per centinaia di metri con insulti ai nostri danni. Quindi i più avveduti si fermano. Una volta che il truffatore reclama denaro, si può semplicemente rispondere che non si ha il portafoglio, e quindi niente soldi, oppure si può cordialmente far notare di essere in disaccordo e che per risolvere la questione è meglio chiamare i vigili.
A questo punto solitamente i malviventi preferiscono andare via e lasciar perdere. Per i guidatori più anziani si può consigliare anche di coinvolgere un figlio adulto, e viceversa per i più giovani è utile anche contattare genitori o zii che possono risolvere la situazione. Ad esempio: “l’auto non è mia, chiamo il proprietario”. Anche in questi casi a volte i malviventi preferiscono abbandonare la truffa. In ogni caso il modo migliore è quello di voler chiamare i vigili, oltre a scriversi la targa del truffatore e poi sporgere denuncia.
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