Tuscia, le bellezze d’Italia ripartono nel post Covid

Martino Grassi

21 Marzo 2021 - 12:55

Il turismo nel periodo dell’emergenza sanitaria causata dal Covid ha subito una brutta battuta d’arresto, ma nella Tuscia alcuni piccoli paesi avevano già avviato un processo di trasformazione per aumentare l’afflusso dei turisti, dando nuova vita al territorio.

La pandemia di Covid, che ormai ha messo in ginocchio il mondo intero da più di un anno, ha colpito diversi settori economici, primo fra tutti il turismo. Ma nel periodo post emergenziale il flusso dei turisti potrebbe ripartire proprio dalle bellezze d’Italia, tra cui la Tuscia.

A causa delle diverse limitazioni imposte dal governo, che con molta probabilità continueranno a farci compagnia per diversi mesi ancora, i nuovi viaggi e le nuove mete turistiche prevederanno itinerari all’aria aperta e lunghe passeggiate nei borghi e nei piccoli paesi nascosti e poco conosciuti, proprio come Sant’Angelo di Roccalvecce, che da qualche anno ha avviato un progetto per contrastare lo spopolamento della Tuscia e del territorio in generale.

Tuscia: le bellezze d’Italia ripartono nel post Covid

“Con l’arrivo del Covid è difficile, ma Sant’angelo ha dalla sua il fatto che è gratuito e soprattutto è all’aperto, cioè è un Paese, non è un museo, non è una pinacoteca. Tutti possono venire, naturalmente rispettando tutte le regole che ci sono state date”. È quanto ha affermato Gianluca Chiovelli, dell’associazione Acas, che da alcuni anni ha dato vita ad un progetto per far tornare l’attenzione sul paese, ripopolandolo.

La soluzione trovata è stata quella di tappezzare la città di splendidi murales che si armonizzassero con il territorio “e noi abbiamo creduto di trovarlo nelle fiabe, cioè nel fantastico in generale, sia fiabe europee classiche, sia fiabe più moderne come Gianni Rodari e Italo Calvino e il 27 novembre 2017 abbiamo cominciato questa nostra opera per disseminare i murales in tutta Sant’Angelo”.

I risultati di questa iniziativa hanno mostrato fin da subito i loro frutti, tanto che, spiega Chiovelli, negli ultimi anni, soprattutto nei fine settimana ci sono stati centinaia di turisti che hanno dato un nuovo stimolo anche al tessuto economico del paese, facendo nascere nuove attività come bed and breakfast e facendo ampliare quelle già esistenti.

Lo scopo principale di questo progetto era infatti quello di rivitalizzare il comparto economico, soprattutto per l’artigianale, “che qui è una delle fonti primarie dell’economia”. “L’obiettivo futuro è quello di arrivare a circa 100 opere, cioè tutto il Paese deve essere disseminato di opere che richiamino il fantastico. Prossimamente raffigureremo anche delle fiabe orientali e medio orientali, canadesi e sudamericane, quindi ci allargheremo a tutto il mondo”, conclude Chiovelli.

In collaborazione con Cinitalia

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