Gli USA hanno formalizzato le accuse contro Huawei: ha rubato segreti commerciali e ha mentito su rapporti e transazioni da milioni di dollari
Gli USA hanno formalizzato le proprie accuse contro Huawei.
Secondo Whashington la società asiatica, che si è conquistata una fetta di mercato sempre più ampia nel corso degli anni, avrebbe rubato preziosi segreti commerciali alle sue colleghe del comparto tech, ma non è tutto.
Stando alle accuse oggi ufficializzate, Huawei avrebbe altresì nascosto rapporti commerciali da svariati milioni di dollari con l’Iran, il tutto in barba alle sanzioni imposte dagli stessi Stati Uniti.
USA contro Huawei: violate sanzioni contro Iran
Nello specifico, gli Stati Uniti hanno accusato sia la CFO (nonché figlia del fondatore) sia l’intera Huawei di reati di frode, commessi in violazione delle sanzioni americane contro Teheran. Le indagini iniziali, già comunicate diverse settimane fa, si sono tramutate in delle vere e proprie accuse formali.
La società e Meng Wanzhou avrebbero mentito alle autorità finanziarie con l’obiettivo di evitare indagini e dubbi sulle transazioni portate avanti con l’Iran, transazioni da milioni di dollari.
Il furto di segreti commerciali
A quanto detto si aggiungano poi le accuse di furto formulate e ufficializzate dalle autorità USA: tramite uno "sforzo concertato”, Huawei avrebbe lavorato per sottrarre informazioni e segreti commerciali da Tappy, robot di T-Mobile per i test su smartphone.
Pressoché immediata la risposta di Huawei che si è difesa negando le accuse degli Stati Uniti e si è detta all’oscuro di tali presunte violazioni.
Quel che è chiaro, comunque, è che le accuse degli USA contro Huawei sono giunte in un momento particolarmente delicato per i rapporti commerciali con la Cina. Nei prossimi giorni (precisamente il 30 e il 31 gennaio) proseguiranno infatti i negoziati che porteranno - o almeno questa è la speranza - ad un accordo entro la fine della tregua firmata nell’ultimo G20 di Buenos Aires.
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