L’Ue ha raggiunto un accordo rivoluzionario per controllare le Big Tech, pena multe anche molto salate. Continua, quindi, la strategia di limitazione dei superpoteri dei giganti del web. Cos’è Il DSA?
L’Unione Europea costringerà le aziende Big Tech a controllare i contenuti online in modo più severo dopo aver approvato un importante atto legislativo che stabilisce per la prima volta le regole su come le aziende dovrebbero proteggere gli utenti su Internet.
Dopo quasi 16 ore di trattative, stamane, 23 aprile, i legislatori di Bruxelles hanno approvato misure che incitano e obbligano aziende del calibro di Facebook e Google a contrastare i contenuti illegali, pena multe anche molto pesanti.
Si tratta del Digital Services Act (DSA), il secondo passo della strategia del capo dell’antitrust dell’Ue Margrethe Vestager per tenere a freno i giganti tecnologici.
Cos’è il DSA e come l’Ue si sta imponendo contro le Big Tech
Il Digital Services Act, concordato a Bruxelles tra gli Stati membri, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo, fa parte della spinta comunitaria per aprire la strada su una regolamentazione di Internet.
All’inizio di quest’anno, l’Ue ha approvato anche un altro atto legislativo separato, il Digital Markets Act, che mira a contrastare il potere di mercato delle aziende della Silicon Valley.
C’è dunque un disegno preciso europeo per offrire trasparenza e sicurezza in uno degli ambiti più discussi negli ultimi anni: lo strapotere del web.
Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Il tempo in cui le grandi piattaforme online si comportano come se fossero ’troppo grandi per preoccuparsene’ sta volgendo al termine.”
“Il Digital Services Act farà in modo che ciò che è illegale offline sia anche visto e trattato come illegale online, non come uno slogan, ma come la realtà”, ha affermato Vestager, responsabile della concorreza, in un tweet.
Il DSA mira a rendere Internet più sicuro per i consumatori. Le società tech dovranno offrire termini e condizioni comprensibili anche per i bambini. Il targeting degli utenti online in base alla loro religione, sesso o preferenze sessuali è tra le pratiche vietate.
In maggiore dettaglio, una parte fondamentale della legislazione limiterà il modo in cui i giganti digitali prendono di mira gli utenti con annunci online. Il DSA impedirà efficacemente alle piattaforme di attirare follower con algoritmi che utilizzano dati basati sul loro sesso, razza o religione. Sarà inoltre vietato indirizzare i bambini con annunci.
Anche i cosiddetti modelli oscuri, tattiche ingannevoli progettate per spingere le persone verso determinati prodotti e servizi, saranno banditi.
Il mancato rispetto delle regole può comportare sanzioni fino al 6% dei ricavi annuali globali delle aziende. Per una società come Meta, madre di Facebook, ciò potrebbe significare una multa fino a 7 miliardi di dollari in base ai dati di vendita del 2021.
La legge è ora soggetta all’approvazione formale delle istituzioni dell’Ue. Dovrebbe entrare in vigore già nel 2024.
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