L’Ue richiama l’Italia nelle raccomandazioni della Commissione e segnala gli squilibri eccessivi di Roma. Allo stesso tempo, però, sostiene il governo sulla riforma del catasto.
I richiami erano attesi. Così come il rinvio delle regole di bilancio per un altro anno. Le raccomandazioni della Commissione Ue sull’economia italiana ed europea non stupiscono. Ma aggiungono un importante elemento: il sostegno dell’esecutivo comunitario al governo italiano sulla riforma del catasto.
Con tanto di risposta piccata del commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, a Matteo Salvini, sul tema delle tasse sulla casa. Intanto la Commissione evidenzia gli squilibri macroeconomico eccessivi dell’Italia, alla pari di Grecia e Cipro.
Squilibri che si registrano, ma non sono eccessivi, anche per Germania, Spagna, Francia, Olanda, Svezia, Portogallo e Romania. Per l’Italia i richiami riguardano soprattutto il debito e la bassa crescita. Per tutti i paesi Ue, invece, viene congelato anche per il 2023 il patto di stabilità.
Gentiloni replica a Salvini: Ue non massacra di tasse
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri aveva commentato le anticipazioni sulle raccomandazioni Ue attaccando la Commissione: “Se l’Ue ci impone di aumentare la tassa sulla casa, si attacca. Se la richiesta dell’Ue è massacrare i lavoratori, le imprese e i risparmiatori italiani la risposta sarà no”.
Gentiloni replica, semplicemente, che “l’Ue non vuole massacrare nessuno di tasse”. Ma prende una posizione netta sulla riforma del catasto tanto contestata da Salvini, spiegando che è giusto allineare i valori e che non ci sarà alcuna nuova tassa, sposando la linea del governo Draghi. Nelle raccomandazioni della Commissione si chiede all’Italia di
“aggiornare i valori catastali ai valori attuali di mercato”.
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Il richiamo dell’Ue all’Italia
Il pacchetto presentato dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, sottolinea come l’economia Ue sia stata colpita dalla guerra in Ucraina, ma abbia comunque quella che viene definita come una buona resilienza economica, tanto da confermare la crescita per il 2022 e il 2023, seppure limitata rispetto alle aspettative.
Per l’Italia arrivano invece richiami per gli squilibri eccessivi, a partire dai problemi relativi all’elevato debito pubblico e alla debole crescita della produttività. Inoltre si sottolinea la “fragilità” del mercato del lavoro italiano.
Altra richiesta dell’Ue è quella di cambiare le politiche di bilancio italiano, passando da misure estemporanee - leggasi bonus - a quelle più mirate. In ogni caso non verrà aperta una procedura per deficit, tenendo conto dell’attuale situazione internazionale.
Infine la Commissione europea parla anche di Pnrr e non solo in riferimento alla riforma del catasto. L’effetto della crescita degli investimenti e delle riforme richiederà tempo per essere percepito a pieno, ma nel frattempo serve un’attuazione rapida e sana. E su questo si chiede all’Italia il pieno impegno.
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