Azioni UniCredit restano sotto i riflettori, dopo la presentazione del piano industriale. Le ultime dichiarazioni di Orcel hanno riportato in focus il titolo e il suo futuro: i dettagli.
Azioni UniCredit osservate dai trader a Milano: la banca scambia con un balzo di oltre l’1% in questo inizio di settimana.
Nei due giorni scorsi si sono accesi i riflettori sul CEO dell’istituto Orcel, che ha ottenuto il risarcimento da Banco Santander e ha ribadito i suoi obiettivi primari per UniCredit, allontanando la priorità di M&A.
Oggi, lunedì 13 dicembre, le azioni UniCredit scambiano a 13,05 euro con guadagni dell’1,35%.
Azioni UniCredit in rialzo: Orcel protagonista
Nel fine settimana l’ad di UniCredt si è reso protagonista tra sentenze di risarcimento e interviste esclusive.
Innanzitutto, Orcel ha incassato un’importante vittoria legale nella vicenda del Banco Santander.
Due anni fa, Orcel ha citato in giudizio l’istituto di credito spagnolo per aver ritirato l’offerta di nominarlo amministratore delegato. Intraprendere una battaglia in tribunale per la propria retribuzione è stata una mossa audace in un momento di maggiore controllo della retribuzione dei dirigenti.
La sua scommessa è stata vinta. Un giudice gli ha assegnato 68 milioni di euro, la maggior parte dei quali a titolo di retribuzione per il compenso che ha perso quando si è dimesso da UBS per accettare il lavoro a Santander. Includeva anche “danni morali e reputazionali”.
Il successo di Orcel colpisce non solo per l’entità del premio, ma anche perché ha trionfato contro un pilastro dell’establishment spagnolo.
Una vittoria personale dell’ad della banca, che comunque ha portato in primo piano il CEO UniCredit. Le azioni oggi continuano sulla positività, con guadagni oltre l’1%.
UniCredit e le acquisizioni: le novità dall’ad
Intervistato da Il Sole 24 ore e il Financial Time, Orcel ha dato indicazioni preziose sul futuro della banca milanese.
Innanzitutto, sul quotidiano inglese, ha spiegato nuovamente cosa è successo con Mps. Orcel ha detto che non avrebbe reso un buon servizio agli azionisti della banca o all’Italia portando avanti l’accordo.
“Il mercato l’avrebbe visto come un accordo politico...”, ha ricordato l’ad UniCredit.
I colloqui tra la banca e il Governo italiano, che possiede una partecipazione del 64% in Mps, sono falliti a ottobre dopo che Roma ha dichiarato di non essere disposta a versare molti più miliardi di euro di quelli previsti per ricapitalizzare la banca toscana.
Orcel ha sottolineato che Governo e UniCredit avevano concordato come ripulire il bilancio “e quei termini, se si prendono i conti del Monte dei Paschi e la due diligence che è stata effettuata, equivalgono quasi meccanicamente a un numero...il numero era significativamente superiore ai 2 miliardi di euro - 3 miliardi di euro.”
Chiusa questa parentesi, l’obiettivo è ora crescere e rafforzarsi in Italia, pur non chiudendo in modo perentorio le porte a possibili e future acquisizioni. Tuttavia, il ragionamento di Orcel è stato chiaro: al momento non sono in valutazioni dossier e il progetto Mediobanca-Generali non interessa:
“Non credo a operazioni di aggregazione tra banche e assicurazioni: non funzionano, come dimostrano alcuni casi tentati senza successo in Europa. Né siamo interessati a gestire partecipazioni finanziarie. Il mio compito è di far funzionare il business delle banca”
Scommettendo su un’ulteriore integrazione nei 13 mercati europei del gruppo, Orcel crede che la ricomposizione e la razionalizzazione della rete della banca stimoleranno la crescita dei ricavi e fornirà un migliore servizio ai clienti.
Sulla scia di queste dichiarazioni, le azioni UniCredit oggi viaggiano oltre i 13 euro, con un balzo dell’1,62% alle ore 10.26 circa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA