Unicredit, maxi-frode in Cina: dipendente si appropria dei fondi dei clienti

Luca Fiore

08/04/2019

«Dispiaciuti per questo incidente, non si ripeterà». UniCredit ha annunciato di aver preso immediati provvedimenti affinché la frode portata avanti da un suo dipendente cinese non si ripeta più.

Unicredit, maxi-frode in Cina: dipendente si appropria dei fondi dei clienti

“UniCredit è dispiaciuta per questo incidente e si scusa con coloro i quali ne sono coinvolti”. Così un portavoce di Piazza Gae Aulenti ha commentato la notizia della maxi-frode, una delle più grandi mai verificatesi in Cina, architettata da un dipendente locale di UniCredit.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il dipendente si sarebbe appropriato, in circa tre anni, di circa 100 milioni di yuan, pari a quasi 13,5 milioni di euro. I fondi sarebbero stati prelevati dai conti correnti dei clienti grazie a password condivise e lacune nella sicurezza.

UniCredit: incidente che non si ripeterà

“La sicurezza e la protezione degli asset dei nostri clienti rappresentano una delle nostre principali preoccupazioni ed abbiamo preso tutte le precauzioni possibili per assicurarci che un incidente doloso di questo genere non possa ripetersi”, continua il portavoce. “I nostri clienti non hanno subìto alcun tipo di perdita finanziaria”.

Il dipendente, scoperto e denunciato alle autorità alla fine dello scorso anno, avrebbe già confessato.

I proventi della truffa sarebbero stati utilizzati per acquistare appartamenti in Stati Uniti, Grecia e Giappone. Venduti gli immobili a prezzo maggiorato, il ricavato sarebbe servito per rimborsare i clienti.

UniCredit: in arrivo multa da parte delle autorità cinesi?

Nonostante il portavoce dell’istituto guidato da Jean Pierre Mustier abbia precisato che “il gruppo rispetta in maniera rigorosa tutte le norme ed i regolamenti nei mercati in cui opera”, per la banca potrebbe arrivare una multa da parte della CBRC (China Banking Regulatory Commission), il regolatore bancario e assicurativo cinese.

In un caso simile, con protagonista un dipendente della Postal Savings Bank of China, la multa, per un caso da 3 milioni di yuan, ha superato i 90 milioni di yuan.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, mentre gli istituti cinesi hanno già adottato tecnologie legate alle impronte digitali e al riconoscimento dell’iride, UniCredit stava continuando ad utilizzare esclusivamente l’inserimento della password.

Con sedi a Pechino e Shanghai, Unicredit in Cina svolge attività di Corporate & Investment Banking.

Azioni UniCredit in rosso

Nella prima seduta della settimana, le azioni UniCredit segnano un calo dell’1,15% a 11,888 euro. Positivo per oltre 5 punti percentuali in altrettante sedute, il saldo trimestrale delle azioni UCG segna un +17,8%.

- 30,7% invece rispetto a un anno fa.

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