Il DPCM del 3 dicembre 2020 ha disposto la riapertura delle università a partire da febbraio 2021. Ma a chi spetta la decisione sulle riaperture? Le lezioni torneranno in presenza?
Mentre al Governo si sta sciogliendo il nodo sulla riapertura delle scuole, ora slittata all’11 gennaio 2021 (ma non per tutti), molti pensano anche alla riapertura delle università.
Succede infatti che si senta parlare più spesso di quando riaprono scuole elementari, medie e superiori, mentre ci si dimentica degli studenti accademici, confusi sul ritorno negli atenei e la ripresa dei corsi e degli esami in sede.
Ebbene, quando e come riapriranno le università? Torneranno le lezioni e le lauree in presenza? Ecco cosa è stato stabilito dal Governo in materia di ritorno all’università nel 2021.
Università: quando riaprono?
Le università, al contrario delle scuole, godono di un’autonomia organizzativa che le ha permesso loro di chiudere i battenti per prime ai tempi di marzo 2020. Infatti, durante la prima ondata di coronavirus, gli studenti hanno dovuto seguire le lezioni a distanza e svolgere gli esami online, mentre anche le lauree hanno seguito modalità digitali.
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In estate c’è stata una parziale ripresa soprattutto per le matricole, ma con l’arrivo della seconda ondata di Covid-19 tutto si è bloccato di nuovo.
Il nuovo spiraglio per la riapertura degli atenei, quindi, è slittato a febbraio 2021, come previsto dal DPCM del 3 dicembre 2020. Occorrerà, dunque, attendere la fine del primo semestre prima di ritornare a svolgere le lezioni e gli esami in presenza. La decisione, comunque, spetta ai singoli rettori.
Fino al 31 gennaio ci saranno formule di didattica mista con lezioni in sede e da remoto.
Università: cosa dice il DPCM sulla riapertura
Il DPCM firmato dal premier Conte ed entrato in vigore il 3 dicembre 2020 regolava la riapertura delle scuole superiori (prevista inizialmente al 7 gennaio), ma anche la riapertura degli atenei, oltre a fissare una serie di regole e divieti in vigore fino al 15 gennaio 2021.
Le università - secondo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri - avrebbero potuto riaprire nel 2021 per le Matricole e soltanto nelle Regioni inserite in fascia gialla o arancione.
Il Ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, ha chiarito che la definizione delle riaperture e il ritorno delle lezioni e degli esami in presenza è una decisione dei rettori. Ciò significa che ciascuna università può disporre il suo piano di riapertura, ma ragionevolmente da febbraio 2021, al termine del primo semestre accademico. Bisognerà anche valutare l’andamento epidemiologico delle singole Regioni.
Ritorno in ateneo: le regole da seguire
Come avvenuto a settembre, per rientrare nelle università occorrerà rispettare alcune regole per contenere la diffusione del contagio.
Infatti, potrebbe tornare obbligatoria la prenotazione dei posti in aula, sperimentata nei mesi scorsi da diversi atenei. Inoltre, occorrerà predisporre i posti nelle aule in modo da garantire il corretto distanziamento tra gli studenti e fissare un numero massimo di presenze nelle aule.
Infine, un nodo cruciale che frena la riapertura delle università è il fatto di mettere in contatto studenti e professori provenienti da diverse Regioni. La didattica mista potrebbe essere, nei prossimi mesi, uno strumento cruciale per poter ritornare gradualmente alla normalità. Il pressing sui trasporti, inoltre, potrebbe non riuscire a garantire il corretto distanziamento tra i passeggeri.
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