GLi USA bloccano le loro carte di credito ai clienti di quattro banche russe. Putin reagisce creando un circuito di credito nazionale.
Una delle sanzioni decise dagli Stati Uniti nei confronti di Mosca ha riguardato il blocco da parte di Visa e MasterCard dei servizi di pagamento ai clienti delle banche russe inserite nella black list americana. In particolare l’operazione coinvolge quattro grandi istituti di credito: Rossiya, Sobinbank, SMP Bank e InvestKapitalBank.
Lo scopo della misura è chiaro: gli Usa stanno cercando di colpire il sistema finanziario e bancario russo per costringere Putin a fare marcia indietro sulla Crimea.
Ma il Presidente moscovita non è certo un uomo che si fa intimidire facilmente e per tutta risposta sta pensando di lanciare un circuito di credito nazionale che potrebbe vedere la luce nei prossimi di sei mesi.
Se i clienti non potranno utilizzare le loro carte di credito americane, si serviranno di quelle russe, insomma.
Negli anni passati Mosca ha preparato un sistema che permette di emettere pagamenti elettronici che i cittadini possono utilizzare per le transazioni con il governo, come le tasse e le pensioni. Espandere questo sistema ai pagamenti privati non sarebbe difficile, ha dichiarato Avivah Litan, analista di Gartner Research, a Businessweek.
Se le banche sono tutte d’accordo, potranno usare il circuito di credito esistente. Ci stavano pensando da molto tempo e forse questa è l’occasione giusta.
Ma c’è di più: il parlamento russo ha già discusso una legge volta ad impedire l’utilizzo di sistemi di pagamento stranieri perché, il mancato controllo “potrebbe rappresentare un problema di sicurezza nazionale”.
Ma rinunciare a Visa e MasterCard, ricordiamo anche che la prima è stata uno dei maggiori sponsor dei giochi olimpici di Sochi, potrebbe creare alla Russia due grossi problemi:
- una carta di credito emessa dal governo russo non sarebbe accettata all’estero, quindi i viaggiatori dovrebbero utilizzare denaro contante o una seconda carta di credito concessa dalle istituzioni finanziarie straniere.
- In secondo luogo la Russia potrebbe perdere parte della sua attrazione nei confronti dei viaggiatori esteri se i commercianti accettassero solo carte di credito nazionali.
Sottolineiamo anche un’altra cosa. Come riportato in precedenza le sanzioni riguardano solo quattro istituti: Rossiya, Sobinbank, SMP Bank e InvestKapitalBank. Tutti gli altri possono continuare ad utilizzare entrambe le carte di credito. Sembra dunque opportuno evidenziare che queste sanzioni stanno comunque avendo un effetto limitato perché non implicano un blocco totale del credito, ma coinvolgono solo gli istituti inseriti nella black list USA e, a titolo esemplificativo: i quattro istituti rappresentano solo l’1% degli affari di Visa in Russia.
La decisione di creare un circuito di carte di credito nazionale dunque potrebbe essere prematura. Ma sicuramente sottolinea per l’ennesima volta che Vladimir Putin non ha intenzione di farsi intimorire dalle minacce provenienti da Stati Uniti ed Europa e che, qualsiasi sanzione verrà presa nei confronti del suo Paese, lui ha intenzione di risponde colpo su colpo.
La battaglia continua dunque, soprattutto in virtù del fatto che Obama ha già annunciato l’arrivo di altre sanzioni. Putin per adesso aspetta, in attesa di elaborare la propria contromossa.
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