Il primo ministro bulgaro Boyko Borissov ha annunciato, senza essere smentito, che dal 2022 il vaccino anti-Covid di Pfizer costerà di più all’Unione Europea: 19,5 euro a dose invece che gli attuali 12.
Pfizer alza il prezzo del suo vaccino anti-Covid, che a partire dal prossimo anno dovrebbe costare all’Unione Europea un terzo in più del costo attuale. A rivelare l’aumento è il primo ministro bulgaro Boyko Borissov.
Stando a Borissov, ma la notizia è stata poi confermata anche da Reuters che ha interpellato una sua fonte a riguardo, nel nuovo contratto per il 2022-2023 il vaccino di Pfizer ci costerà 19,5 euro a dose invece che gli attuali 12 euro.
Da quanto si apprende, il contratto che i mediatori di Bruxelles starebbero negoziando con il colosso farmaceutico americano prevede la fornitura nel biennio di 900 milioni di dosi più altrettante opzionabili.
Per Borissov questo accordo con Pfizer avrebbe un costo pari a 18 miliardi: se i contratti vengono stipulati in maniera collettiva dall’Unione Europea, a saldare i conti poi devono essere i singoli Stati membri.
Il vaccino Pfizer ci costerà di più
La negoziazione in corso tra Bruxelles e Pfizer ci racconta due cose. La prima è che la campagna vaccinale contro il Covid continuerà anche nei prossimi anni, mentre la seconda è che la casa farmaceutica americana sarebbe pronta ad alzare il prezzo per il suo siero.
Negli ultimi mesi, una delle accuse piovute sulla Commissione Europea è stata quella di aver voluto tirare il prezzo con le varie aziende, con il risultato che queste ora starebbero dando la precedenza a chi li paga di più in assenza di penali efficaci nei contratti siglati con l’UE.
“I funzionari europei non sono stati solo avversi al rischio, ma avversi ai rischi sbagliati - ha attaccato in un editoriale il premio Nobel Paul Krugman - Sembravano più preoccupati di ritrovarsi costretti a pagare troppo le aziende farmaceutiche, o a stanziare soldi per vaccini inefficaci o con pericolosi effetti collaterali”.
In questi mesi il vaccino anti-Covid di Pfizer si è contraddistinto per la sua efficacia, con l’azienda dopo dei problemi iniziali che adesso sta rispettando in maniera puntuale tutte le varie consegne.
Facile allora capire il perché l’UE stia cercando già da adesso di negoziare un nuovo accordo per il 2022-2023, ma l’azienda americana appare essere pronta a battere cassa: un aumento di 7,5 euro a dose alla faccia dei buoni propositi di rendere il vaccino un bene universale e accessibile a tutti.
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