Vaccino, nel Lazio stop alle prenotazioni: da quando e perché

Giorgia Bonamoneta

23/06/2021

Vaccino, stop alle prenotazioni nel Lazio. Le Regioni avvertono: meno dosi consegnate (ma il Generale Figliuolo smentisce).

Vaccino, nel Lazio stop alle prenotazioni: da quando e perché

Sembrano non esserci abbastanza dosi per vaccinare tutti prima dell’estate; lo stop ad Astrazeneca per gli Under 60 comincia a farsi sentire.

Il ritmo delle somministrazioni sarà ridotto del 5% per mettere a chi aveva già ricevuto la prima dose di concludere il ciclo vaccinale. Dopo le critiche da parte delle Regioni, da oggi c’è la possibilità di uno stop alle prenotazioni per tutto il mese di luglio.

E tra le Regioni che sono pronte a mettere in stand by le prenotazioni, vista la mancanza di dosi, sembra esserci - secondo quanto riportato da Repubblica - anche il Lazio.

I giovani saranno i più colpiti da un tale provvedimento. Ultima fascia chiamata a vaccinarsi, i giovani dai 17 anni in su dovranno attendere agosto per avere informazioni sullo sblocco delle prenotazioni per la prima dose del vaccino. Nel frattempo le somministrazioni continueranno, con l’obiettivo di raggiungere l’80% di persone immunizzate.

Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario, ha dichiarato che la riduzione sarà minima e che l’obiettivo di coprire l’80% dei cittadini entro settembre è ancora possibile.

Al contrario la Regione Lazio fa sapere che sarà possibile raggiungere, entro la stessa data, appena il 76% di persone vaccinate nella Regione.

Un dato comunque promettente, ma che con l’avanzata della variante Delta e della variante Delta plus non è abbastanza: gli esperti confermano che ora è necessario coprire almeno l’87% della popolazione.

Stop prenotazioni per la prima dose a luglio nel Lazio (e non solo)

La campagna vaccinale ha raggiunto quota 47.373.720 dosi somministrate, per un totale di persone che hanno completato il ciclo vaccinale che si aggira intorno al 30%.

La fascia di età meno vaccinata è chiaramente quella dei giovani e giovanissimi, dai 12 in su, ma fino ai 50-60 la percentuale è ancora relativamente bassa. Gli Over 80 al contrario sono coperti per un bel 85%, mentre, subito sotto, gli Over 70 appena per il 48%.

Vaccinare i giovani era il passo conclusivo della campagna vaccinale, quel passo che avrebbe rimesso in moto il sistema scuola-trasporto pubblico in sicurezza. A rischio però ci sono proprio le prime dose dei più giovani.

Nel Lazio, ad esempio, la situazione sembra complicarsi.

Chi ha già prenotato la prima dose riceverà la seconda entro la data stabilita al ricevimento dell’sms di conferma. Chi invece non ha ancora prenotato la prima dose non potrà più farlo. Lo stop delle prenotazioni è valido fin da subito, basta provare ad accedere alla pagina della prenotazione per rendersi conto che non ci sono sufficienti dosi per tutti, con slot vuoti da giorni.

Mentre la somministrazione delle prime dosi è prevista fino al 15 luglio. Solo ad agosto potrebbero ripartire le prenotazioni e le somministrazioni delle prime dose per tutti.

Dati delle Regioni sbagliati: nessun rallentamento?

Ma non solo nel Lazio. Generalmente, nel mese di luglio è previsto un rallentamento delle somministrazioni delle prime dosi, dovuto a un calo delle consegne dei vaccini Pfizer e Moderna, in gran parte d’Italia.

A dirlo sono le Regioni con i dati alla mano, ma dall’altra parte della barricata il Generale Figliuolo ha comunicato che i vaccini ci sono e che la differenza sarà di appena il 5%, pari a 0,8 milioni di dosi in meno.

Sono assolutamente coerenti (le dosi di vaccino) con l’obiettivo del piano, che prevede, a livello nazionale, la vaccinazione entro fine settembre dell’80% della platea delle persone che possono sottoporsi a vaccinazione”, ha scritto il Commissario straordinario.

Il piano resta lo stesso, anche con meno dosi.

Il Commissario straordinario fa sapere i numeri delle dosi in consegna: per il mese di luglio è prevista la disponibilità di un quantitativo di circa 14,5 milioni di dosi, rispettivamente 12,1 milioni di Pfizer e 2,4 di Moderna, che assicureranno anche le vaccinazioni eterologhe, per gli under 60 che hanno fatto come prima dose il vaccino AstraZeneca (fonte Adnkronos).

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