Vaccino Sputnik V: come funziona, efficacia e quando arriva in Italia

Martino Grassi

05/03/2021

Come funziona il vaccino della Russia Sputnik V e quanto è efficace? In attesa dell’approvazione da parte dell’Ema ecco tutto quello che sappiamo fino ad ora.

Vaccino Sputnik V: come funziona, efficacia e quando arriva in Italia

Come funziona il vaccino della Russia Sputnik V e quanto è efficace? Negli ultimi giorni si è tornati a parlare dell’antidoto finanziato dal Fondo russo per gli investimenti diretti dopo le pressioni politiche esercitate da diversi esponenti del nostro Paese, come l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, e Alessio D’Amato, il responsabile della sanità del Lazio.

Al momento l’Ema non ha ancora concesso l’autorizzazione all’uso d’emergenza, ma dopo la pubblicazione dei dati preliminari di un’analisi ad interim dei trial clinici di fase 3 sono emerse delle nuove informazioni su questo preparato. Ecco tutto quello che sappiamo sul vaccino della Russia che molti stati hanno già deciso di voler somministrare.

Sputnik V, come funziona il vaccino della Russia?

Il vaccino Sputnik V basa il suo funzionamento su un doppio vettore virale, ossia vengono utilizzati due virus disattivati diversi per la prima e la seconda dose. In sostanza il vaccino finanziato dal Fondo russo per gli investimenti diretti sfrutta la tecnologia tradizionale dei vaccini, proprio come quello di AstraZeneca e Johnson & Johnson.

Come per tutti gli altri vaccini approvati fino ad ora sono necessarie due dosi, che devono essere somministrare a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. La prima contiene l’adenovirus ricombinante Ad26, mentre la seconda l’adenovirus Ad5. Grazie all’inoculazione di una porzione modificata del loro Dna l’organismo sarà in grado di produrre la proteina spike e gli anticorpi in grado di distruggerla.

Sputnik V, qual è l’efficacia e gli effetti collaterali

Stando ai dati dello studio pubblicato, il vaccino a doppio vettore virale, sembra essere sicuro, ossia non sono emersi effetti avversi gravi, e efficace nel 91,6% dei casi, leggermente meno rispetto a quello di Pfizer e Moderna.

Lo studio, pubblicato sulla nota rivista scientifica The Lancet, è stato condotto su circa 20.000 volontari, di cui un quarto ha ricevuto il placebo, mentre i restanti il vaccino. In totale hanno sviluppato la malattia sintomatica solamente 16 soggetti che avevano ricevuto l’antidoto, pari allo 0,1%. Per quanto riguarda gli effetti collaterali si sono registrati solo eventi paragonabili a quelli degli altri vaccini.

Quando arriva in Italia?

Per quanto riguarda il suo approdo in Italia, nonostante le pressioni degli ultimi giorni, è ancora prematuro esprimersi, tuttavia non è da escludere che possa arrivare in Europa già nelle prossime settimane, andando ad unirsi nella lotta al Covid-19 ai candidati già approvati dall’Agenzia europea per i farmaci.

Il comitato per i medicinali per uso umano ha avviato una revisione continua dello Sputnik V basandosi sui risultati ottenuti attraverso studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti, i quali hanno indicato che il candidato russo sia in grado di innescare la produzione di anticorpi e cellule immunitarie contro il Sars-CoV-2.

Non appena saranno i dati completi, potrebbe arrivare il via libera dell’Ema, valutando l’antidoto secondo i tipici standard dell’Unione europea in materia di efficacia, sicurezza e qualità. Sebbene per il momento non sia possibile prevedere con certezza la data di approvazione l’Ema precisa che la valutazione della domanda potrebbe richiedere meno tempo rispetto alle normali procedure, grazie al lavoro svolto durante la revisione progressiva.

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