Vaccino ai bambini sotto i 5 anni: Israele si prepara, così anche in Italia?

Alessandro Cipolla

26/11/2021

In Israele aumentano i contagi Covid anche tra chi ha ricevuto la terza dose e si inizia a parlare di vaccinare i bambini sotto i 5 anni: l’Italia finora ha sempre seguito le strategie di Gerusalemme.

Vaccino ai bambini sotto i 5 anni: Israele si prepara, così anche in Italia?

Da quando è iniziata la campagna vaccinale anti-Covid tutti gli occhi sono puntati su Israele. Il Paese mediterraneo infatti stringendo un patto con Pfizer, si è garantito un immediato e cospicuo approvvigionamento del vaccino, pagato a peso d’oro, fornendo in cambio alla casa farmaceutica importantissimi dati sull’andamento sanitario.

Una sorta di rolling review ad ampio raggio che ha permesso alla comunità scientifica internazionale di convincersi che, all’incirca dopo sei mesi dalla seconda somministrazione, ci fosse bisogno di una terza dose visto che il tasso di protezione del vaccino iniziava a diminuire.

Al momento in Israele il 63% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale (due dosi) mentre il 44% ha ricevuto anche il richiamo. Negli ultimi giorni i contagi sono in ripresa anche a Gerusalemme, con il 9% dei nuovi casi che sarebbero cittadini che hanno ricevuto il booster.

Non è irragionevole pensare che avremo bisogno di un quarto vaccino” ha dichiarato il ministro alla Salute Nitzan Horowitz, ma in Israele si sta iniziando a ragionare anche sulla possibilità di vaccinare i bambini sotto i 5 anni.

Vaccino ai bambini e quarta dose: cosa succede in Israele?

Stando alle autorità israeliane non sarebbe da escludere che il Paese si possa trovare di fronte a una quinta ondata Covid. Uno scenario che, se confermato, significherebbe sostanzialmente che la terza dose e l’aver ampliato la platea vaccinale ai bambini tra i 5 e gli 11 anni non avrebbe dato gli effetti sperati.

Ci stiamo avviando verso la vaccinazione dei bambini sotto i 5 anni. Ci sarà bisogno di tempo per valutare e per capire, ma nel futuro prossimo dovremo decidere se immunizzare i più piccoli, sono riflessioni che bisogna fare, dobbiamo adattarci all’evolversi della pandemia”.

Queste stando a La Presse sono state le parole di Arnon Shahar, uno dei responsabili della campagna vaccinale in Israele. C’è da dire comunque che al momento nessuna casa farmaceutica ha fatto richiesta di approvazione per somministrare il vaccino ai bambini sotto i cinque anni.

In più Israele nonostante una campagna per la terza dose da tempo avviata, ha un tasso di vaccinazione molto più basso rispetto a quello dell’Italia. Il nostro Paese però finora ha spesso seguito l’esempio di Gerusalemme.

Il fatto che in Israele si stia iniziando a pensare alla quarta dose e al vaccino ai bambini under 5, questo vuol dire che con ogni probabilità presto si potrebbe iniziare a fare lo stesso ragionamento anche da noi.

La speranza a questo punto è che avendo una maggiore percentuale di immunizzati, l’Italia possa rimanere al riparo da certi ragionamenti. Se però la campagna per la terza dose dovesse riscuotere meno successo rispetto alla precedente, allora quello che sta succedendo in Israele potrebbe diventare d’attualità anche da noi.

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