Cambiano i parametri di calcolo dei tick minimi di Borsa Italiana, ma banche e SIM non ne fanno parola.
Cambiano i parametri di determinazione dei tick di negoziazione su Borsa Italiana, ma la notizia è stata lasciata passare senza che banche o SIM importanti informassero adeguatamente i propri clienti.
Con validità a partire dal 3 gennaio 2018, dall’avviso ufficiale di Borsa Italiana veniamo a conoscenza dell’introduzione di un aggiornamento ai parametri di negoziazione attraverso una tick table applicata sulle operazioni concordate di dimensione elevata sul mercato azionario.
In sostanza, la novità principale consiste nel fatto che a partire dal 2018 la variazione minima registrabile - ovvero il tick - verrà calcolata in base al valore assoluto della quotazione e al numero in media delle transizioni giornaliere, come riportato dalla tabella seguente:
Come notiamo dalla tick table, se da una parte poco cambia per i titoli con un’alta liquidità maggiore di 9.000, prende vita una nuova era dell’ignoto per quanto riguarda tutti gli altri titoli.
Infatti, non sarà più possibile all’investitore conoscere antecedentemente quale sarà la variazione minima del tick in futuro, in quanto questa dipenderà intrinsecamente dal suo volume di scambio.
Inoltre, la soglia minima per l’esecuzione di operazioni concordate di dimensione elevata a partire dal 3 gennaio è di 15.000 euro, con un controvalore giornaliero degli scambi inferiore a 50.000 euro.
Nel documento in pdf seguente è disponibile la versione integrale dell’avviso pubblicato da Borsa Italiana:
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