L’assemblea di Veneto Banca ha approvato l’azione di responsabilità nei confronti della gestione Consoli. Sulla fusione con Pop. Vicenza aleggia lo spettro degli esuberi.
L’assemblea di Veneto Banca ieri ha dato il suo via libera all’azione di responsabilità nei confronti dei passati vertici e in particolare della gestione targata Vincenzo Consoli, anche per il periodo in cui quest’ultimo ha ricoperto il ruolo di direttore generale.
Al termine della riunione, il presidente dell’istituto di Montebelluna, Massimo Lanza, ha spiegato che il consiglio di amministrazione
“è seriamente impegnato a fare tutto quanto è possibile nei confronti di quelli che hanno avuto una responsabilità in quanto è successo nella nostra banca e che ha avuto un impatto drammatico sulle vite dei soci e delle loro famiglie”.
Veneto Banca, Lanza: sfida è creare valore
Parlando dei progetti futuri, il presidente di Veneto Banca ha sottolineato:
“Quando ci sono le grandi crisi è più facile fare i grandi cambiamenti e queste sono grandi opportunità per cambiare. La sfida è realizzare una banca in grado di creare valore. Parlare di licenziamenti è sicuramente un tema importante perché tocca le persone ma la banca deve stare in piedi, è questo che vogliamo fare”.
Veneto Banca, Carrus: piano industriale entro l’anno
L’amministratore delegato di Veneto Banca, Cristiano Carrus, ha assicurato che il piano industriale vedrà la luce entro la fine dell’anno:
“Siamo impegnati nella realizzazione di un piano industriale importante di svolta e cambiamento che vede Veneto Banca cercare la sua strada, che potrebbe anche essere quella della fusione con un altro istituto”.
Per quanto riguarda l’ipotesi di un aumento di capitale, l’ad ha affermato che Veneto Banca sta guardando
“a qualsiasi tipo di operazione che possa essere la migliore per la banca sui non performing loans”.
Fusione Veneto Banca-Pop. Vicenza: lo spettro degli esuberi
La possibile aggregazione con la Popolare di Vicenza - altro istituto controllato dal Fondo Atlante - potrebbe significare una drastica riduzione del personale (si parla di circa mille licenziamenti), prospettiva che ha portato alle dimissioni di Beniamino Anselmi da presidente. Sul numero di esuberi Lanza non si è sbilanciato:
“In questo momento stiamo facendo un piano strategico che deve essere un piano strategico. Il must è la creazione di una banca che stia in piedi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA