Verbali BCE: cosa hanno svelato? Lagarde conferma la politica espansiva

Violetta Silvestri

08/04/2021

Verbali BCE e nuove dichiarazioni di Christine Lagarde: quali novità svelate sul futuro dell’Eurozona?

Verbali BCE: cosa hanno svelato? Lagarde conferma la politica espansiva

Nel giorno dei verbali della BCE, relativi alla riunione dell’11 marzo, sono giunte anche nuove interessanti dichiarazioni di Christine Lagarde.

Quali novità sono state svelate per il futuro dell’Eurozona? Dalle minute del meeting a Francoforte non è merso nulla di sorprendente: la chiave per il rilancio resta sempre il programma straordinario PEPP.

La flessibilità di tale strumento è stata confermata, nell’intento di garantire condizioni finanziarie favorevoli.

Intanto, ha parlato anche Lagarde, definendo uno scenario più ottimistico: è il segnale dell’inizio di un allentamento negli acquisti del debito?

Cosa hanno svelato i verbali BCE

Nei verbali BCE relativi alla riunione di marzo, è stato confermato quanto già ampiamente indicato nella conferenza stampa del dopo-meeting e in diverse occasioni:

non è ancora tempo di allentare le politiche fiscali e monetarie e la flessibilità del PEPP, che resta della stessa entità, sarà cruciale per affrontare le condizioni finanziarie dell’Eurozona.

Nel dettaglio, il Consiglio direttivo della BCE ha espresso:

“ampio sostegno alla proposta dell’onorevole Lane di effettuare acquisti nell’ambito del PEPP nel prossimo trimestre a un ritmo notevolmente superiore rispetto ai primi mesi dell’anno. Un aumento significativo del ritmo di acquisto per i prossimi tre mesi è stato ritenuto giustificato dall’osservato inasprimento delle condizioni di finanziamento e dalla mancanza di un miglioramento sostanziale delle prospettive di crescita e inflazione

Ci sono ancora rischi nell’immediato e a Francoforte intendono affrontare con gli strumenti a disposizione e “bilanciando un accresciuto ottimismo sulle prospettive di medio termine con la notevole incertezza che ancora regnava nel breve periodo

Ricalibrare il PEPP e, nel caso, evitarne l’intero utilizzo se opportuno, saranno azioni che la BCE eseguirà con attenta valutazione delle condizioni finanziarie.

Lagarde: stimoli ancora necessari

Intervenuta all’International Monetary and Financial Committee, Christine Lagarde ha ribadito concetti già espressi e svelati anche dai verbali BCE appena pubblicati.

C’è più ottimismo sullo scenario generale, con i vaccini partiti - anche se molto a rilento in Europa - e gli USA a guidare la ripresa. Tuttavia, per la governatrice della Banca Centrale non è ancora tempo di allentare le misure di sostegno. Né fiscali dei singoli Stati, né monetarie da parte dell’Eurotower, magari diminuendo la quota di acquisto del debito.

La strada della prudenza, e della rassicurazione per i Paesi indebitati, è stata quindi intrapresa anche a Francoforte, dopo le stesse indicazioni accomodanti dei verbali Fed.

Lagarde ha sottolineato che “in linea generale i rischi riguardo le prospettive di crescita dell’Eurozona si sono stabilizzati, anche se i risvolti negativi associati alla pandemia pesano ancora nel breve termine.”

Mantenere la politica espansiva, quindi, è ancora necessario. Nessun accenno da parte della Lagarde a eventuali piani di allentamento degli acquisti di obbligazioni tramite il PEPP.

Il tema, però, sembra diventare attuale. Innanzitutto perché resta sotto osservazione il rendimento del Treasury USA, con il rischio aumento dei costi del debito.

E poi, per alcune dichiarazioni di Klaas Knot, considerato un falco a Francoforte. A Reuters, il membro BCE ha fatto riferimento alla possibilità di iniziare a diminuire l’entità del PEPP se dal secondo trimestre l’economia dell’Eurozona si mostrerà più forte.

Tapering in arrivo? Per ora i verbali BCE e le parole di Lagarde allontanano l’argomento, mantenendo la rassicurazione di una politica espansiva.

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