I verbali FOMC riferiti alla riunione di gennaio rilevano un aumento di incertezza da parte della Fed sull’outlook dell’economia e l’inflazione.
I verbali FOMC che fanno riferimento al meeting della Fed del 26-27 gennaio sono stati resi noti e hanno confermato le aspettative. Nell’ultima riunione, il FOMC, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, ha discusso dei rischi di un aumento dei tassi d’inflazione annunciato da Yellen.
I minutes FOMC erano attesissimi dagli investitori, desiderosi di capire se la banca centrale degli Stati Uniti alzerà o meno i tassi d’interesse quest’anno.
La Fed, subito dopo la riunione di gennaio, ha pubblicato la dichiarazione del FOMC, sottolineando il ribasso del dollaro USA e la corsa ai titoli di Stato, oltre a lasciare i tassi di interesse invariati allo 0.5%.
Ma cosa è emerso, nel dettaglio, dai verbali FOMC resi noti nella giornata di mercoledì 17 febbraio?
Verbali FOMC: outlook economico incerto
Dal documento si rileva che a gennaio sono aumentate le preoccupazioni della Fed sul panorama economico e sui rischi di un aumento dei tassi. Le prospettive di inflazione sono incerte ed è cresciuto il timore che la crisi della Cina possa trascinare gli Stati Uniti.
Sebbene il recente peggioramento delle condizioni finanziarie mondiali sia stato finora sostenuto, esso potrebbe essere un fattore che amplifica i rischi per il Paese, secondo quanto riportano i verbali FOMC della banca centrale degli Stati Uniti.
Dai verbali FOMC emerge che durante la riunione di gennaio i membri della commissione si sono anche chiesti se un aumento dei rischi all’economia possa alterare i piani sui tassi. Dopo una lunga discussione il FOMC è arrivato a sostenere che le attuali condizioni finanziarie potrebbero portare le stesse conseguenze negative di un ulteriore rialzo dei tassi d’interesse.
“I partecipanti hanno ritenuto che le implicazioni complessive degli sviluppi globali sulla situazione economica degli Stati Uniti fossero poco chiare, ma si è convenuto che l’incertezza è aumentata”,
si legge sui verbali FOMC.
“Molti hanno visto questi sviluppi come un fattore di aumento dei rischi al ribasso per le prospettive economiche”.
Verbali FOMC: rialzo tassi dipende dai dati macroeconomici
Yellen aveva anticipato la volontà di alzare gradualmente i tassi d’interesse quattro volte nel 2016, ma la situazione critica dell’economia globale, con il crollo dei mercati e la crescita lenta, ha messo in discussione le prospettive economiche a livello globale.
I verbali FOMC fanno sapere che durante la riunione di gennaio alcuni membri si sono chiesti se i mercati abbiano chiaro il fatto che la politica monetaria sia legata ai dati macroeconomici. Motivo per cui “un certo numero di governatori ha posto l’accento sull’importanza di enfatizzare questo aspetto della politica monetaria”, si legge sui minutes.
In particolare i policy makers hanno notato come gli enormi cambiamenti delle condizioni finanziarie nazionali siano difficili da conciliare con i dati macroeconomici.
La Yellen nella sua testimonianza della settimana scorsa ha annunciato che la banca centrale degli USA avrebbe potuto rimandare i suoi piani di rialzo dei tassi per valutare come l’economia reagisce agli attuali venti contrari.
“La politica monetaria non è un percorso prestabilito e ogni decisione di alzare i tassi d’interesse dallo 0.2% allo 0.5% saranno determinati dagli sviluppi economici”, ha detto il presidente della Fed.
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