Vito Crimi: chi è il nuovo capo politico M5S dopo Di Maio?

Alessandro Cipolla

23 Gennaio 2020 - 09:47

Dopo le dimissioni da capo politico da Parte di Luigi Di Maio, Vito Crimi ha assunto la carica di reggente con il compito di traghettare i pentastellati fino agli stati generali che si terranno a marzo.

Vito Crimi: chi è il nuovo capo politico M5S dopo Di Maio?

Le mie funzioni di capo politico passeranno come da regolamento a Vito Crimi”. Con queste parole Luigi Di Maio ha ufficializzato lo storico passaggio di consegne a seguito delle dimissioni da lui presentate dalla guida del Movimento 5 Stelle.

In qualità di membro anziano del comitato di garanzia, sarà dunque Vito Crimi ad avere lo spinoso compito di traghettare il più che mai tumultuoso Movimento agli stati generali di marzo dove, oltre alla scelta del nuovo capo politico, i 5 Stelle proveranno anche a darsi nuove regole.

Per il senatore palermitano, uno della vecchia guardia tra i grillini essendo alla sua seconda legislatura, si paventa un compito comunque non facile, visto che subito sarà chiamato ad affrontare le elezioni regionali di domenica 26 gennaio quando si voterà in Emilia Romagna e Calabria.

Il suo comunque sarà un mandato a tempo, visto che salvo colpi di scena il suo nome non viene indicato dai soliti bene informati come uno dei possibili sostituti di Di Maio alla guida del Movimento 5 Stelle.

La biografia di Vito Crimi

Nome: Vito Crimi

Data di nascita: 26 aprile 1972

Luogo: Palermo

Famiglia: fidanzato con la deputata M5S Paola Carinelli con la quale ha un figlio, il secondo per lui dopo uno nato dal precedente matrimonio

Istruzione: diploma liceo Scientifico

Lavoro: assistente giudiziario presso la Corte d’Appello

Partito: Movimento 5 Stelle

Ruolo: capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle, viceministro dell’Interno

Curiosità: si era iscritto a Matematica senza però portare a termine gli studi universitari

Capo politico del Movimento 5 Stelle

Quando dopo le elezioni politiche del 2013 che segnarono lo storico approdo in Parlamento del Movimento 5 Stelle tutta l’Italia fece per la prima volta la vera conoscenza di chi erano questi grillini, una delle prime figure che subito spiccarono fu quella di Vito Crimi fresco neo capogruppo pentastellato al Senato.

Insieme a Roberta Lombardi, sua omologa alla Camera, prese parte alla famosa diretta streaming con Pierluigi Bersani per vedere se c’erano i presupposti per la creazione di una maggioranza di governo.

Come andò a finire poi lo sappiamo tutti, con Crimi che tornò alla ribalta cinque anni più tardi quando, riconfermato senatore dopo il voto del 2018, con la nascita del governo Lega-M5S divenne sottosegretario di Stato con delega all’Editoria.

In virtù di questo ruolo, il pentastellato subì molti attacchi per la sua crociata contro i finanziamenti pubblici ai giornali, i pochi ancora rimasti, con annessa battaglia per chiudere i rubinetti anche verso Radio Radicale.

Dopo il ribaltone estivo che ha portato alla nuova maggioranza giallorossa, Vito Crimi ha ottenuto un altro importante ruolo all’interno del nuovo governo venendo nominato viceministro dell’Interno.

Nei 5 Stelle è da sempre considerato come una figura storica, visto che si iscrisse al Meetup di Brescia proprio agli albori del Movimento nel 2007, candidandosi poi per i grillini alle elezioni regionali in Lombardia del 2010 come aspirante governatore ma non venendo eletto visto il 3% dei voti raccolti.

In qualità di membro anziano del comitato di garanzia, adesso Vito Crimi ha assunto il compito di capo politico del Movimento 5 Stelle dopo il passo indietro di Luigi Di Maio, un ruolo ad interim e che dovrebbe cessare a marzo quando si terranno i tanto attesi stati generali.

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