Investire nel settore energetico appare redditizio ora con i prezzi del petrolio e del gas in aumento. Gli esperti, però, dicono di osservare anche le azioni energy ora più indietro a Wall Street.
Investire in azioni energetiche? Wall Street suggerisce di insistere, ma tenendo d’occhio anche quei titoli che oggi sembrano in ritardo rispetto ai guadagni.
Secondo un’analisi di Barron’s, le società energetiche sono state le migliori nel mercato quest’anno, con un aumento del 42%.
L’aumento dei prezzi del petrolio e del gas e una generale carenza di approvvigionamento hanno consentito ai produttori di vendere i loro prodotti con un premio e ripagare anni di debiti accumulati. Per il prossimo futuro, la maggior parte sarà in grado di sborsare dividendi maggiori e riacquistare azioni.
Ma non tutte le azioni energy stanno aumentando con lo stesso slancio, come le società di gasdotti che potrebbero essere vincolate a contratti a lungo termine e le raffinerie le cui prestazioni dipendono più dai margini che dai livelli di prezzo assoluti.
Barron’s ha selezionato dall’indice Wall Street S&P 500 le società con capitalizzazioni di mercato di almeno $3 miliardi da osservare nel secondo trimestre: ecco le 3 azioni da tenere d’occhio per investire.
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3 titoli energetici in calo, ma da osservare
La prima segnalazione è Equitrans Midstream, società che ha lottato in parte a causa del blocco di un suo grande progetto.
Una corte d’appello federale ha messo in discussione l’approvazione di una sezione di un gasdotto, il Mountain Valley Pipeline che è in parte di proprietà di Equitrans. La società afferma di rimanere impegnata a completare il progetto, ma ha posticipato la tempistica per l’entrata in servizio del gasdotto.
È la più grande azienda dell’indice a essere scambiata in territorio negativo quest’anno. Il titolo è stato negoziato recentemente a $8,42, in calo del 18,4% da inizio 2022. Tuttavia, lo sblocco dei lavori potrebbe offrire slancio.
Il secondo titolo segnalato è DT Midstream, che è stata scorporata l’anno scorso dall’utility DTE Energy.
La società possiede e gestisce gasdotti e sistemi di stoccaggio. DT Midstream si è impegnata a ridurre le sue emissioni di carbonio del 30% nel prossimo decennio e ha recentemente firmato accordi di cattura dell’idrogeno e del carbonio. Il titolo è sceso del 2,3% a fine marzo, a $ 53,65, in aumento dell’11,8% per l’anno.
Il terzo suggerimento è Phillips 66 è una delle più grandi società di raffinazione del Paese. Le raffinerie non hanno raccolto gli stessi benefici dei produttori di petrolio nell’ultimo anno, ma alcuni analisti prevedono che il divario si colmerà nei prossimi mesi.
Le raffinerie statunitensi sono oggi in una buona posizione, perché gestiscono le loro operazioni con gas naturale più economico rispetto alle loro controparti europee e i loro margini dovrebbero aumentare. Il titolo è aumentato del 14% a fine marzo da inizio anno.
In una nota recente, l’analista di JP Morgan Phil Gresh ha scritto che la società dovrebbe vedere grandi benefici da quei margini in aumento nel secondo trimestre e vede anche una crescente domanda di benzina in futuro. Il suo obiettivo di prezzo per il titolo è di $98, il 19% in più rispetto a quelli attuali.
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