Il Dow Jones Industrial ha portato a termine 9 settimane consecutive di rialzi (con oggi sarebbero dieci). Per ricercare un caso simile si deve tornare al 5 maggio 1995. Vediamo le statistiche
Il febbraio di Wall Street è stato caratterizzato da una prosecuzione del “rally di inizio anno”, con le quotazioni dei maggiori indici a stelle e strisce che si sono apprezzate soprattutto grazie ai segnali di distensione nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina. I prezzi però non hanno avuto la stessa forza che ha caratterizzato gennaio.
Dow Jones Industrial: febbraio in linea con le attese
In generale, si può dire che il Dow Jones abbia seguito una statistica e ne abbia disattesa un’altra.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Nei 30 anni analizzati, abbiamo appurato che il secondo mese dell’anno risultato positivo nel 67% dei casi: questo febbraio non ha fatto eccezione.
Abbassando ora il nostro periodo di osservazione sul settimanale, a febbraio è stata chiusa una serie di 9 settimane positive consecutive. Negli scorsi giorni avevamo redatto una statistica (consultabile qui) che dava al 61,76% l’interruzione della serie a 8 barre. Ciò di fatto non è avvenuto, e i compratori sono riusciti a portare i corsi a chiudere la nona settimana di rialzi. Per ricercare un caso simile si deve tornare al 5 maggio 1995.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
A contribuire maggiormente agli acquisti del mese appena trascorso sono state Boeing, Intel e Visa, che avanzano rispettivamente del 14,09%, del 12,39% e del 9,71%. Delle 30 società quotate sull’indice industriale statunitense, solamente cinque registrano una performance negativa.
Tra queste spicca United Health che lascia sul terreno il 10,36%, seguita da Coca Cola e Walgreens Boots Alliance, che cedono il 5,80% e l’1,48%. A contribuire alla fiacchezza delle quotazioni sono le aziende del settore farmaceutico, mentre quelle del comparto tecnologico trainano l’indice.
Stando a quanto si osserva, per Wall Street è stato un febbraio positivo, ma non come quello sulle azioni italiane, che ha dimostrato una migliore progressione in termini percentuali (clicca qui per l’articolo dedicato al FTSE Mib).
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