Yahoo è ufficialmente in vendita, Marissa Mayer è esclusa. Le novità sulle trattative e i nomi dei possibili acquirenti.
Niente da fare per Yahoo: la società sarà venduta e Marissa Mayer lascerà la direzione del gruppo. Le trattative sono già partite e trapelano novità e indiscrezioni. Ecco chi sono al momento i potenziali acquirenti.
Che Yahoo navigasse in acque difficili è cosa nota. L’azienda, da tempo sotto stress per via delle pressioni degli investitori per i risultati deludenti e la sfiducia verso l’operato di Mayer, metterà ufficialmente in vendita le sue attività core.
Come riportato da Bloomberg, i potenziali acquirenti sono già stati contattati. Ad oggi le proposte sono in fase di valutazione, ma entro marzo potrebbero arrivare le prime offerte concrete.
In totale sono 20 le società che al momento sembrano interessate ad acquistare il business core di Yahoo. Nella lista dei papabili acquirenti troviamo colossi delle telecomunicazioni come Verizon, Comcast e At&t, ma anche società di private equity come Bain Capital Partners, KKR e Tpg.
Per esplorare le migliori opzioni strategiche, il consiglio d’amministrazione di Yahoo ha assoldato Goldman Sachs, JPMorgan e Pjt partners come consulenti finanziari, e ha creato una commissione di manager ad hoc.
Il team avrà il compito di valutare le future offerte e potrà agire anche senza consultare l’amministratore delegato, Marissa Meyer, di fatto estromessa dalla guida e dal futuro della società.
Vendita Yahoo: azionisti vs Mayer
La drastica decisione di vendere il core business di Yahoo è arrivata dopo numerose discussioni in merito. Prima i ripetuti ripensamenti su un eventuale scorporo del 15% di Alibaba in mano a Yahoo, che da solo supera l’attuale capitalizzazione, poi una serie di piani di rilancio che si sono rivelati fallimentari.
L’ultimo si poneva come obiettivo quello di rendere Yahoo più snella e agile per affrontare nuove sfide. Il che si è tradotto nel taglio del 15% dei posti di lavoro.
Tra le mosse di Mayer che non sono andate giù agli investitori va annoverato anche il fallimento di un percorso di scorporo che non prevedesse l’applicazione integrale delle norme fiscali statunitensi, mossa che rischia di incidere in negativo su una parte rilevante della plusvalenza distribuibile ai maggiori azionisti della società.
Vendita Yahoo: il futuro della società e le conseguenze delle trattative sul mercato
Yahoo vale 28 miliardi di dollari, ma le sue azioni hanno perso il 10% dall’inizio dell’anno dopo il -34% del 2015.
Dopo anni di perdita di terreno di fronte ai suoi principali competitor, Google in primis, Yahoo deve trovare un modo per reinventarsi e rinnovarsi radicalmente.
L’avvio delle trattative spinge i titoli della società in Borsa, dove arrivano a guadagnare l’1,6%. Per gli investitori gli accordi potrebbero quindi rappresentare per Yahoo un buon punto da cui ripartire e un cenno positivo per il futuro della società.
I riflettori sono adesso puntati sulle capacità di Yahoo di attirare le offerte e il loro valore. I giganti tecnologici hanno già mostrato il loro interesse: una società come Yahoo rientrerebbe nelle logiche di espansione di gruppi come Verizon, Comcast e At&t. Proprio quest’ultima, secondo alcuni rumor, starebbe seriamente pensando di investire 10 miliardi di dollari nel 2016 nella divisione che offre servizi alle aziende globali, anche per rafforzarsi su nuovi mercati.
Restiamo in attesa di novità.
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