Per salvare il suo core business, Yahoo ha due possibilità: tagliare alcuni comparti o vendere. Attesa per la trimestrale
Yahoo sta per annunciare la trimestrale e un piano di rilancio che potrebbe prevedere tagli sui posti di lavoro e sui costi. Gli investitori però chiedono misure diverse, dalla vendita della società alla sostituzione dei vertici.
Cosa farà Yahoo per salvare il suo core business e quali risultati registrerà alla trimestrale?
Il colosso del web, da tempo sotto pressione da parte degli investitori per i risultati deludenti, potrebbe tagliare la propria forza lavoro del 15% e chiudere alcune divisioni.
Le misure rientrano nell’ambito della riorganizzazione che l’amministratore delegato, Marissa Mayer, potrebbe annunciare nelle prossime ore con i risultati trimestrali.
Il nuovo piano di taglio costi ha l’obiettivo di rendere l’azienda più snella e agile.
Una Yahoo più piccola e redditizia consentirebbe alla Mayer di guadagnare tempo con gli azionisti e rafforzarsi in vista di una possibile battaglia con Starboard Value. L’hedge fund azionista di Yahoo ha chiesto cambi al vertice e la cessione del core business.
Sono molti, infatti, gli investitori che da tempo chiedono misure drastiche, dalla sostituzione del CEO alla vendita della compagnia. Alcune società hanno espresso interesse per una possibile acquisizione, ma il consiglio di amministrazione di Yahoo non ha avviato alcuna trattativa seria.
Yahoo, piano di rilancio: tagli e licenziamenti
Tagli di posti di lavoro in vista per Yahoo. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il colosso del web si prepara a ridurre fino al 15% la sua forza lavoro nel quadro di un programma di riduzione dei costi.
La misura verrà annunciata nelle prossime ore, insieme ai conti. Secondo il quotidiano americano, che cita alcune fonti anonime vicine alla vicenda, Yahoo dovrebbe chiudere alcune attività per concentrarsi su meno prodotti.
Un taglio del 15%, equivale al licenziamento di 1700 persone, che porterebbe i dipendenti del gruppo a 9000. Quando la Mayer è arrivata a Yahoo, nel 2012, i dipendenti erano 14000. Il problema principale, parafrasando le fonti raccolte dal WSJ, è che Merissa Mayer resterà amministratore delegato dell’azienda.
Yahoo, piano di rilancio: investitori contro Mayer
La proposta del taglio sui costi, che interesserebbe il motore di ricerca e le unità di pubblicità digitale, è stata avanzata da Mayer a dicembre dopo che Yahoo ha venduto la sua partecipazione in Alibaba, la maggiore società di e-commerce in Cina.
Gli investitori più attivi però stanno facendo pressione affinché Mayer decida di abbandonare l’idea di spin-off in favore di una vendita totale del core business. “Qualunque cosa che non sia ’stiamo valutando di vendere il core business’ non è abbastanza”, ha commentato Starboard Value.
Un core business che, secondo, le stime, vale tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari. Tant’è che i potenziali acquirenti non mancano. La società di telecomunicazioni Verizon Communications ha già espresso interesse nell’acquisto di quote di partecipazione, e tra gli altri interessati ci sarebbero società di spicco nell’ambito dei media e dei fondi di private equity.
Yahoo: cosa aspettarsi dalla trimestrale?
Gli investitori condividono l’idea che la Mayer non abbia fatto finora un buon lavoro e preferiscono perderci ora piuttosto che aspettare ancora un anno per vedere i frutti dello spin-off.
Secondo le stime degli analisti, Yahoo dovrebbe chiudere il quarto trimestre con ricavi in calo a 1,23 miliardi e un utile operativo di 900 milioni di dollari nell’intero esercizio 2015, scendendo sotto al miliardo di dollari per la prima volta in almeno sei anni.
Le entrate di Yahoo sono calate leggermente da quando Mayer ha preso il timone nel 2012, e la sua quota di ricerche web negli Stati Uniti è sostanzialmente identica a tre anni fa. La verità è che per quanto si sia sforzata, Yahoo non è riuscita a guadagnare terreno sul leader di mercato Google.
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