Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlerà in collegamento alla Camera. Ma molti deputati e senatori - soprattutto tra Lega, M5s ed ex M5s - non saranno presenti per protesta: vediamo chi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interverrà martedì 22 marzo, alle ore 11, in collegamento con la Camera dei deputati. Un discorso atteso e richiesto da settimane dai parlamentari italiani. Ma non da tutti, come dimostrano le tante assenze che verranno registrate, soprattutto tra le fila di alcuni partiti.
L’intervento durerà circa 15 minuti e sarà trasmesso su Rai 1: prima del discorso del presidente ucraino parleranno anche il presidente della Camera, Roberto Fico, e quella del Senato, Elisabetta Casellati. Dopo toccherà al presidente del Consiglio Mario Draghi.
Come in occasione dell’elezione del capo dello Stato tutti gli spazi di Montecitorio saranno disponibili per aumentare la capienza e accogliere, potenzialmente, tutti i deputati e i senatori. Ma qualcuno non ci sarà come segno di protesta contro Zelensky o perché chiede che possa essere ascoltato anche il presidente russo Vladimir Putin.
Zelensky alla Camera, gli assenti nella Lega
La Lega prova a evitare che ci siano troppe defezioni, ma alcune sembrano ormai inevitabili. Come quella di Simone Pillon che non sarà in Aula perché in missione a Londra. Ma non avrebbe probabilmente presenziato ugualmente, dicendosi contrario a questo intervento: “Ho forti perplessità, credo che dovremmo collocarci in una posizione adeguata per promuovere la pace, vendere armi a una delle parti di questa guerra non porta al dialogo”.
Non ci sarà neanche Claudio Borghi che invece dice che avrebbe voluto sentire il discorso di Zelensky. Probabile che sarà assente anche Vito Comencini che negli scorsi giorni ha annunciato di essere pronto a partire per il Donbass.
I parlamentari M5s contro l’intervento di Zelensky
Assenze certe anche tra le fila del Movimento 5 Stelle. A partire da quelle di chi, come Nicola Grimaldi, ha chiesto di ascoltare anche Putin. Richiesta condivisa anche da Davide Serritella. Non ci sarà neanche Enrica Segneri.
All’intervento del presidente ucraino potranno assistere anche i senatori e sorge quindi spontanea la domanda sulla possibile presenza di Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama e simpatizzante di Putin. Finora tra i senatori M5s le presenze confermate sembrano essere solo 30 su 73, secondo quanto riporta il Corriere.
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Alla Camera assenti i deputati di Alternativa c’è
Sicuramente assenti i 17 parlamentari di Alternativa c’è: a loro giudizio l’intervento di Zelensky (e poi di Draghi) è una forzatura che altro non è che “un’operazione di marketing che non servirà a far cessare le ostilità e non avrà alcuna utilità per la parte offesa”. In particolare per il gruppo di Alternativa l’azione militare russa va condannata, ma questo non vuol dire “assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no fly zone o l’invio di truppe”.
Gli altri parlamentari assenti all’intervento di Zelensky
Tra i parlamentari contrari all’intervento del presidente ucraino ci sono Veronica Giannone e Matteo Dall’Osso, entrambi di Forza Italia ma eletti con il Movimento 5 Stelle. Il resto degli azzurri, invece, sarà presente, compresa la pattuglia del Senato.
Non ci sarà neanche Gianluigi Paragone, leader di Italexit, che si dice contrario all’intervento di Zelensky tanto quanto a quello eventuale di Putin. Assenti anche altri ex deputati dei 5 Stelle ora nel Misto: si tratta di Bianca Laura Granato ed Emanuele Dessì.
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