Dai vertici di Zoom espressa “piena fiducia” di poter soddisfare a pieno quella che si prospetta come “la giornata più impegnativa di sempre”
Pandemia e Natale rappresentano di certo una combinazione poco gradita per gran parte della popolazione mondiale, impossibilitata a incontrare di persona parenti e amici in occasione delle festività.
La circostanza si prepara a dar via a quello che si prospetta come il giorno più impegnativo nella storia di Zoom, vale a dire quello del 25 dicembre del 2020, anno della pandemia.
Se da una parte l’exploit della piattaforma - economico e di prestigio - è innegabile, dall’altra in molti nel settore hanno messo in guarda circa possibili «sovraccarichi», che potrebbero influire pesantemente sul servizio e scontentare non pochi utenti in tutto il mondo.
Ma dai vertici della compagnia sono arrivate nelle ultime ore decise rassicurazioni da parte di un portavoce, che ha evidenziato come l’impennata del traffico sia già stata messa in conto e non preoccupi affatto.
Zoom, rischio sovraccarichi a Natale ma la piattaforma rassicura
Con restrizioni praticamente ovunque, viaggiare allo scopo di vedere amici e parenti il giorno di Natale è diventato di fatto illegale per la maggior parte della popolazione mondiale.
Solo nel Regno Unito, sono oltre 18 milioni le persone che solo lo scorso sabato hanno scoperto di non avere più la possibilità di incontrare i loro cari il giorno di Natale, a seguito del nuovo lockdown duro imposto su Londra e gran parte del sud-est dell’Inghilterra, sulla scia della diffusione di un nuovo ceppo di coronavirus che si ritiene circoli con molta più rapidità.
Dalla sua, Zoom ha dichiarato che rimuoverà il limite di 40 minuti di telefonata durante le vacanze anche per i non abbonati, elemento che può aiutare la piattaforma a competere con realtà del calibro di Skype, Google Meets, FaceTime, Messenger e WhatsApp.
L’estensione riguarderà la vigilia di Natale, Natale, la vigilia di Capodanno e il giorno di Capodanno. Ecco quindi che - è l’allarme di molti esperti - il giorno di Natale potrebbe essere quello più impegnativo di sempre per Zoom in termini di chiamate.
I server di Zoom saranno in grado di far fronte alla domanda? Un portavoce di Zoom, interpellato dalla CNBC, ha ostentato fiducia e ha evidenziato come l’impennata del traffico sia già stata messa in conto:
“Gestiamo i nostri data center globali in tutto il mondo, fornendo un controllo e una flessibilità significativi quando si tratta di instradare sia il traffico audio che video. Inoltre, collaboriamo con fornitori di cloud pubblici per gestire in maniera adeguata ogni aumento della domanda”.
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