A chi è andata l’eredità di Domenico Modugno?

Alessandro Nuzzo

27 Novembre 2024 - 18:36

Domenico Modugno è stato uno degli artisti italiani più famosi al mondo e questa sera verrà omaggiato con un documentario su Rai 1.

A chi è andata l’eredità di Domenico Modugno?

Questa sera la Rai omaggerà la figura di Domenico Modugno nel trentennale della sua scomparsa. Il documentario «Domenico Modugno - L’italiano che incantò il mondo» andrà in onda alle ore 21.30 su Rai 1. Si tratta di una produzione Garbo Produzioni Srl e INMAGINE, realizzata in collaborazione con Rai Documentari e RSI – Radiotelevisione Svizzera. Il documentario è stato diretto, ideato e prodotto da Maite Carpio, insieme ad Alberto Meroni.

Racconterà la storia dell’uomo dietro l’artista con numerose interviste a personaggi che hanno avuto modo di conoscere Modugno sia privatamente che professionalmente. Tra i contributi più toccanti sopratutto quelli del figlio Massimo e della conduttrice Enrica Bonaccorti, sua amica di lunga data. E poi ancora Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Liana Orfei, la giornalista Marinella Venegoni, Domenico Aragozzini, storico manager del Festival di Sanremo.

Domenico Modugno: biografia

Domenico Modugno, partito da Polignano al mare è arrivato alla conquista del mondo. Il suo brano «Nel blu dipinto del blu» è una vera cartolina d’Italia famosa in tutto il globo, simbolo dell’italianità e della canzone italiana. Un brano universale che non passa mai di moda e che, chiaramente, da un punto di vista economico, garantisce agli eredi ancora oggi ingenti royalties. Ma sarebbe riduttivo parlare di Domenico Modugno soltanto per la sua canzone più famosa. Nel corso della sua lunga carriera ha inciso 230 canzoni, recitato in 38 film e partecipato a numerosi spettacoli teatrali e programmi televisivi. Ha inoltre vinto 4 Festival di Sanremo nel 1958, 1959, 1962 e 1966.

La sua carriera subì un brusco arresto la notte del 12 giugno 1984 quando nel corso della registrazione di una trasmissione televisiva fu colpito da ictus. Si riprese ma nonostante le cure rimase con una parte del corpo paralizzata e con difficoltà a formulare le parole. Per questo motivo fu costretto a ridimensionare la vita artistica e iniziò un percorso di avvicinamento politico. Alle elezioni politiche del 1987 si candidò con il Partito Radicale venendo eletto alla Camera dei Deputati. Durante la sua permanenza in Parlamento, si impegnò sui temi dei diritti delle persone disabili e sulle norme a tutela degli artisti.

Modugno morì per un infarto il 6 agosto 1994, all’età di 66 anni, nella sua casa di Lampedusa. Nella vita privata l’artista è stato unito con Franca Gandolfi da cui ebbe tre figli: Marco, Massimo e Marcello. Anni dopo poi si è scoperta una relazione extraconiugale tra Domenico Modugno e la ballerina e costumista Maurizia Calì conosciuta al teatro Sistina di Roma nella preparazione della commedia Rinaldo in Campo. Nel 1962 Maurizia rimase incinta e nacque Fabio, un figlio la cui paternità dell’artista fu riconosciuta solo anni dopo con battaglie legali concluse nel 2014 con un test di paternità positivo e il riconoscimento ufficiale.

A chi è andata l’eredità

L’eredità di Modugno è certamente ingente, data la sua fama e la paternità di uno dei brani più famosi della canzone italiana. I suoi brani più forti garantiscono ancora oggi agli eredi ingenti royalties. Il riconoscimento del quarto figlio ha aperto una battaglia anche per l’eredità dell’artista da dividere non più per i tre figli ma anche per Fabio, nato dalla sua relazione extraconiugale.

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