Alcuni dei suoi consiglieri, come l’ex capo del commercio Robert Lighthizer, avrebbero valutato una possibile svalutazione del dollaro, oltre all’uso dei dazi.
Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, l’attenzione degli investitori si concentra sempre più su cosa potrebbe significare per i mercati finanziari un eventuale ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump.
L’ex presidente repubblicano, che ha recuperato terreno nei sondaggi, ha espresso posizioni radicali su vari temi economici, molte delle quali sono diventate più estreme durante i suoi quattro anni fuori dall’incarico. Tra queste, troviamo proposte come massicci dazi doganali, tagli fiscali significativi e critiche all’indipendenza della Federal Reserve.
Tuttavia, una delle sue argomentazioni più costanti, e con una certa logica economica alla base, riguarda la sopravvalutazione del dollaro statunitense. [...]
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