Il ministro Giorgetti apre alla possibilità di far slittare l’acconto di novembre a gennaio con possibilità di pagamento rateale.
Acconto imposte di novembre slitta a gennaio con possibilità di pagare a rate. Questa è la notizia che migliaia di lavoratori autonomi stanno aspettando, soprattutto con l’avvicinarsi della fine del mese che comporta il pagamento, in un’unica soluzione, del secondo acconto di Irpef o imposte sostitutive sui redditi.
Quest’anno il termine ultimi di pagamento dal 30 novembre, che cade di sabato, slitta automaticamente al 2 dicembre. Si tratta, in ogni caso, di un versamento che pesa molto ai lavoratori autonomi e ai professionisti.
La possibilità di un pagamento rateale anche per il secondo acconto di fine anno, infatti, è una soluzione che permette ai lavoratori autonomi di avere un po’ di respiro e di riuscire a gestire meglio il versamento.
Acconto imposte di novembre, quanto pesa?
Ogni anno i contribuenti sono tenuti a versare, a titolo di imposta:
- il saldo delle imposte dell’anno precedente;
- l’acconto dell’anno in corso che è pari al 100% delle imposte versate per l’anno precedenti.
Se l’imposta dovuta l’anno precedente non è superiore a 257,52 euro l’acconto si versa in un’unica soluzione il 30 novembre.
Se l’imposta ha importo superiore l’acconto si versa in due rate:
- la prima rata, che prevede il 40% del dovuto, entro il 30 giugno;
- la seconda rata, che prevede il 60% del dovuto, entro il 30 novembre.
Mentre l’acconto di giugno, che si versa insieme al saldo delle imposte per l’anno precedente, può essere rateizzato, l’acconto di novembre si deve versare in un’unica soluzione. Per chi ha un giro di affari anche non troppo consistente, appare chiaro che il versamento di novembre rappresenta un prelievo che potrebbe mettere in difficoltà.
Lo scorso anno è stato previsto che l’acconto di novembre slittasse al 16 gennaio e potesse essere pagato anche a rate. Questo ha permesso a numerosi autonomi di poter versare le imposte quasi in modo mensilizzato, come i lavoratori dipendenti, con 5 rate, da gennaio a maggio, sul secondo acconto e con 7 rate, da giugno a dicembre, sul saldo e primo acconto.
Secondo acconto imposte rateizzato
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al question time alla Camera sulla proroga a gennaio 2025 dell’acconto di novembre per chi è titolare di partita Iva, ha lasciato uno spiraglio di speranza:
Nei limiti delle disponibilità finanziarie, sarà valutata l’adozione di una norma che preveda, anche per il periodo d’imposta 2024, il rinvio, con possibilità di rateizzazione da gennaio a maggio dell’anno successivo, del secondo acconto di imposte e contributi.
Anche se la scadenza del 30 novembre si avvicina, quindi, per le partite Iva si apre la speranza che l’acconto di novembre possa essere pagato anche a rate. Quello che c’è da considerare, infatti, è che versando l’acconto a novembre esso andrebbe a sovrapporsi alla rateizzazione del pagamento del saldo e acconto di giugno creando per molti lavoratori autonomi, un disagio sicuramente non indifferente.
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