Dalla rottamazione quinquies al rinvio dell’acconto Irpef, gli emendamenti al decreto fiscale

Patrizia Del Pidio

11 Novembre 2024 - 17:29

Tra i molti emendamenti al Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2025, uno che prevede la rottamazione quinquies e uno per il rinvio dell’acconto Irpef e Irap di novembre.

Dalla rottamazione quinquies al rinvio dell’acconto Irpef, gli emendamenti al decreto fiscale

Nuova rottamazione quinquies, rinvio dell’acconto Irpef e Irap di novembre, nuovo ravvedimento speciale sulla dichiarazione dei redditi e plus valenza sulle vendite dopo lavori con il Superbonus: questi gli emendamenti di rilievo che spiccano tra gli altri presentati al Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2025 che attualmente è in discussione in Senato.

Il Decreto 155 del 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri contestualmente al testo della Manovra e contiene l’ampliamento della sanatoria dal 2018 al 2022 prevista per chi ha aderito al concordato preventivo biennale.

I lavori di approvazione del decreto fiscale dovrebbero concludersi dopo la prima metà del mese di dicembre e tra i vari emendamenti presentati ne spiccano alcuni per l’importanza che potrebbero rivestire. Vediamo quali sono e cosa potrebbero cambiare.

Nuova Rottamazione quinquies

Attesa da molti nel corso del 2024, uno degli emendamenti presentati al collegato fiscale riguarda la rottamazione quinquies che dovrebbe riguardare i carichi affidati all’agente di riscossione tra il 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2024. La sanatoria consentirebbe di sanare tutte le cartelle esattoriali non ricomprese nella rottamazione quater (che ricordiamo ha compreso solo i carichi affidati entro il 30 giugno 2023).

La nuova rottamazione, in ogni caso, non comprenderebbe i carichi già compresi nella rottamazione quater, ma potrebbe sempre essere prevista una riapertura dei termini per i decaduti dell’attuale sanatoria.

Come funzionerebbe la rottamazione quinquies? Le regole sarebbero quelle già previste dalla precedente sanatoria con piano di pagamento dilazionabile in 18 rate trimestrali con pagamento della prima rata il 31 luglio. L’adesione, invece, dovrebbe essere possibile entro aprile 2025.

Ravvedimento speciale

Un altro importante emendamento riguarda un ravvedimento speciale con il quale sanare irregolarità sulla dichiarazione dei redditi con pagamento di una sanzione minima (un diciottesimo dell’edittale). Il versamento si potrebbe effettuare in otto rate mensili la prima delle quali in scadenza entro la fine del 2024. Il mancato pagamento di una rata entro la scadenza della successiva comporterebbe la decadenza del ravvedimento.

Proroga acconto Irpef e Irap

Sicuramente si tratta di una misura sulla quale contano molto i lavoratori autonomi e riguarda la scadenza del pagamento del secondo acconto delle imposte in scadenza il 30 novembre 2024 (che cadendo di sabato slitta al 2 dicembre).
L’emendamento prevede la proroga al 16 gennaio 2025 di tutti gli acconti delle imposte sul reddito (Irpef, Irap, imposte sostitutive), come già accaduto lo scorso anno, con la possibilità di scegliere di pagare anche a rate (massimo 6).

Plus valenza superbonus

Un altro emendamento riguarda la tassazione della plus valenza per chi ha ristrutturato con il Superbonus. Attualmente si applica la tassazione del 26% per gli immobili venduto prima che siano trascorsi 10 anni dalla ristrutturazione, l’emendamento chiede di ridurre il periodo in 5 anni e di escludere l’eventuale plus valenza se il contratto preliminare è stato registrato entro gennaio 2024.

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