Tra i progetti sul tavolo si parla della costruzione di impianti di produzione nelle saline Salar De Uyuni e Salar de Coipasa.
Il governo della Bolivia guidato da Luis Arce ha firmato un accordo dal valore di 1,4 miliardi di dollari con il consorzio cinese CBC e la compagnia nazionale boliviana Yacimientos de Litio Bolivianos (YLB) per esplorare i giacimenti di litio presenti nella nazione sudamericana.
L’intesa consentirà a Pechino di rafforzare il suo controllo su un elemento chimico altamente strategico e utilizzato, tra le altre cose, per produrre batterie ricaricabili per telefoni cellulari, computer portatili, fotocamere digitali e veicoli elettrici. Sul fronte opposto, il piccolo Paese dell’America Latina punterà a ritagliarsi uno spazio d’azione rilevante all’interno della catena di produzione globale delle batterie, visto che le riserve boliviane di litio sono tra le più abbondanti al mondo.
Come se non bastasse, secondo l’US Geological Survey la nazione conta circa 21 milioni di tonnellate di risorse da ancora da sfruttare ma è rimasta indietro rispetto ai suoi vicini Cile e Argentina, che insieme rappresentano quasi il 40% della produzione mondiale di litio. La Paz ha intenzione insomma di invertire questa classifica, mentre Pechino intende assicurarsi canali di approvvigionamento diretti e sicuri, in modo tale da anticipare la concorrenza rivale. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA